ROMA - Dal bianco del latte al nero del caffè e del cacao, dall'arancio della spremuta al dorato dei biscotti, e dei prodotti da forno, dal nocciola delle creme spalmabili fino alle mille sfumature delle marmellate e della frutta: sono tanti i colori della prima colazione e possono essere utilizzati per iniziare al meglio la giornata. Ne è convinta Gaia Vicenzi, psicologa e psicoterapeuta, che spiega "se volessimo rallentare il ritmo dovremmo dirigerci, in cucina come nell'armadio, verso colori freddi, mentre per accelerare e dare la carica dovremmo puntare su colori caldi." Cosi' dalla pagine del blog www.iocominciobene.it - spazio online della campagna sostenuta da AIDEPI, Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, che da diversi anni promuove il valore della prima colazione, arrivano sette menù a colori, per scegliere, ogni giorno, cosa portare in tavola, ritrovare il buonumore e assecondare le nostre esigenze e le nostre emozioni.
Giallo, arancione e rosso? Indicano vitalità, apertura e dinamismo. I colori freddi, come viola, blu o bianco? Sottintendono un atteggiamento più improntato a lentezza, tranquillità e chiusura. Il verde è antistress, mentre il marrone o il nero nero indicano naturalezza, normalità, mancanza di sofisticatezza. Ogni colore ha la capacità di influenzare le nostre emozioni e i nostri comportamenti a partire dalla prima colazione. Ecco allora che se al mattino ci sentiamo riposati e ricchi di energia andremo a scegliere un particolare abbigliamento, accessorio di stile o make up diverso da quello per cui optiamo quando siamo più rilassati oppure se ci sentiamo stanchi e stressati.
"Giocare con i colori a colazione è uno stimolo in più per non saltare il primo pasto della giornata e invogliarci a variare il menù, scegliendo, ogni giorno, prodotti diversi. La regola per un primo pasto della giornata equilibrato non cambia: il giusto mix è composto da latte, carboidrati e una porzione di frutta", commenta Valeria del Balzo, biologa nutrizionista dell'Università La Sapienza di Roma.