Per la prima volta è stata ottenuta una molecola sintetica che è una sosia perfetta di quella naturale: si comporta esattamente allo stesso modo, anche se è 10 volte più grande per facilitare lo studio dettagliato delle sue proprietà. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, è stato ottenuto grazie ad un simulatore quantistico dallolandese Radboud University. La molecola che i ricercatori hanno scelto di replicare è il benzene, costituente naturale del petrolio, che apre la strada, nel futuro, ad applicazioni finora impensabili, come nuovi materiali per i computer di nuova generazione, dà una grande spinta alla miniaturizzazione, permettendo di realizzare dispositivi elettronici basati su una singola molecola.
Volevamo creare molecole artificiali che assomigliassero a quelle naturali, commenta Emil Sierda, alla guida dello studio. Quindi abbiamo sviluppato un sistema che ci permette di intrappolare gli elettroni (i costituenti fondamentali degli atomi insieme a protoni e neutroni): gli elettroni osserva Sierda circondano una molecola come una nuvola e abbiamo perciò usato quegli elettroni intrappolati per costruire una molecola artificiale. La somiglianza con quella naturale è inquietante.
I simulatori quantistici, come quello usato nello studio, sono dispositivi speciali progettati per fornire informazioni su problemi fisici specifici. Questa tecnica è già stata sfruttata in diversi esperimenti, che includono gas quantistici ultra-freddi, circuiti superconduttori e anche i cosiddetti cristalli temporali: un nuovo tipo di materia che si ripete periodicamente nel tempo, così come un normale cristallo tridimensionale si ripete periodicamente nello spazio. I simulatori quantistici forniscono unalternativa ai computer classici, e anche ai supercomputer, per comprendere le proprietà di sistemi complessi: consentono infatti un controllo molto preciso e la possibilità di variare liberamente i parametri del sistema.
Realizzare molecole è difficile, ed è ancora più difficile capire come reagiscono, ad esempio come cambiano quando vengono deformate o alterate, dice Alex Khajetoorians, co-autore dello studio. Volevamo simulare le molecole, in modo da poterle modificare in modi quasi impossibili con quelle naturali. In questo modo aggiunge Khajetoorians possiamo dire qualcosa sulle molecole naturali senza dover affrontare le sfide che presentano, come la loro forma in continua evoluzione.
Secondo i ricercatori coinvolti, le possibili applicazioni di questa tecnica sono vastissime. Ad esempio, utilizzando un simulatore quantistico è possibile comprendere molto meglio le molecole e le loro reazioni, fattore che aiuterà in moltissimi campi di ricerca. Si potrebbero, inoltre, simulare nuovi materiali per i computer del futuro, valutandone le proprietà prima di passare alla realizzazione vera e propria. In un futuro più lontano, potrebbe divenire possibile anche studiare le reazioni chimiche passo dopo passo come in un video al rallentatore, o realizzare dispositivi elettronici artificiali basati su una singola molecole, che consentirebbero, ad esempio, di ridurre le dimensioni di un transistor a quelle di un chip di computer.
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