Pubblicati i bandi che, grazie a 1,58 miliardi stanziati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), permetteranno di realizzare in Italia 30 infrastrutture di ricerca. Gli avvisi, si legge sul sito del ministero dell'Università e della Ricerca (Mur), invitano a presentare le proposte per infrastrutture di ricerca, alle quali sono destinati 1,08 miliardi, e per Infrastrutture tecnologiche di innovazione, alle quali vanno 500 milioni.
Il ministero prevede di finanziare almeno 20 Infrastrutture di ricerca, ovvero impianti, risorse e relativi servizi usati dalla comunità scientifica per compiere ricerche in più discipline; i 500 milioni, invece, saranno destinati a realizzare o ammodernare almeno 10 Infrastrutture tecnologiche di innovazione con l'obiettivo di favorire una stretta integrazione tra imprese e mondo della ricerca e dell'innovazione per sostenere, accelerare e qualificare la crescita economica del Paese.
Come tutte le iniziative del Pnrr, rileva il ministero, dovranno essere soddisfatti i criteri trasversali del Piano che includono, tra l'altro, il superamento dei divari territoriali, di genere e generazionali, nonché il rispetto del principio del "non arrecare un danno significativo".
Per quanto riguarda le infrastrutture di ricerca, le aree tematiche sono quelle indicate nel Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca (Pnir) e che fanno capo alla Roadmap dello European Strategy Forum on Research Infrastructures (Esfri), ossia 400 milioni per le infrastrutture del settore "Scienze fisiche e ingegneria", 200 milioni a testa per "Ambiente" e "Salute e Cibo", 100 milioni per "Innovazione sociale e culturale", 90 milioni ciascuno per "Data, computing e infrastrutture di ricerca digitali" e "Energia". I progetti potranno essere presentati da enti pubblici di ricerca e università, sia in modalità singola che in compagine. Le domande di finanziamento, che non devono essere inferiori a 15 milioni di euro e che possono essere rimborsate fino al 100%, devono riguardare o il potenziamento di infrastrutture di ricerca già presenti nel Pnir. Potranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica GEA del ministero a partire dalle ore 12,00 del 31 gennaio, fino allo stesso orario del 28 febbraio 2022.
Per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche di innovazione, le proposte devono avere costi ammissibili tra 10 e 20 milioni nel caso di interventi di ammodernamento, e tra 20 e 40 milioni se si tratta di nuove realizzazioni. Anche in questo caso le proposte possono essere presentate da enti e istituzioni di ricerca vigilati dal Mur, che obbligatoriamente dovranno avvalersi del contributo di soggetti privati che cofinanzino l'iniziativa attraverso operazioni di partenariato pubblico-privato: i finanziamenti arriveranno fino a un massimo del 49% delle spese ammissibili. Le domande potranno essere presentate sulla stessa piattaforma del Mur dalle ore 12,00 del 26 gennaio fino allo stesso orario del 10 marzo 2022.