Martedì 30 Aprile 2024

I fuochi d'artificio cosmici che accendono le stelle FOTO E VIDEO

Dall’alto a sinistra: le galassie NGC 1300, NGC 1087, NGC 3627, NGC 4254 e NGC 4303. In oro le regioni in cui sono le stelle neonate (fonte: ESO/PHANGS) - © ANSA
La galassia NGC 4254, distante 45 milioni di anni luce (fonte: ESO/PHANGS) - © ANSA
La galassia a spirale NGC 4303, distante 55 milioni di anni luce, In oro le sue stelle neonate (fonte: ESO/PHANGS) - © ANSA
La galassia NGC 1087 distante 80 milioni di anni luce (fonte: ESO/PHANGS) - © ANSA

E' pronta una delle più complete gallerie di foto di stelle neonate, immortalate nei primi momenti della loro accensione, come fuochi d'artificio cosmici: è il risultato della ricerca basata sulle immagini rilevate con i telescopi dell'Osservatorio Meridionale Europeo (ESO) e condotta da un gruppodi ricerca internazionale al quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Utilizzando i telescopi Vlt (Very Large Telescope) e Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) è stato possibile fare un passo in avanti importante nei meccanismi che portano alla nascita delle stelle.

Sappiamo che le stelle nascono a partire dall'aggregazione di grandi nubi di gas, ma rimane ancora un mistero che cosa avvenga nei momenti in cui le stelle si 'innescano' e il modo in cui le varie stelle si influenzino tra loro. Proprio per cercare di comprendere questi aspetti è stata lanciata una grande campagna di osservazioni focalizzata sulle galassie a noi più vicine, in particolare nei settori in cui nascono nuove stelle: "per la prima volta stiamo osservando singole 'unità' di formazione stellare", ha detto Eric Emsellem, astronomo dell'ESO in Germania e tra i responsabili del progetto Physics at High Angular Resolution in Near GalaxieS (PHANGS).

"Possiamo osservare direttamente il gas che dà vita alle stelle, vediamo le giovani stelle stesse e assistiamo alla loro evoluzione attraverso le varie fasi". Un progetto che per ora ha permesso di mappare circa 100mila 'embrioni' di stelle in oltre 90 diverse galassie producendo il più vasto catalogo di dati di stelle in formazione dell'universo vicino. "Per la prima volta - ha spiegato Francesco Belfiore, membro di PHANGS e dell'Osservatorio di Arcetri dell'Inaf, siamo stati in grado di avere una vista così completa, scattando immagini abbastanza nitide da vedere le singole nuvole, stelle e nebulose che indicano la formazione di stelle".

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