Mercoledì 01 Maggio 2024

Covid, per Zollo (Ceinge), giusto l'allarme di Merkel sulle varianti

In arrivo le prime pubblicazioni sui dati sulle varianti del virus SarsCoV2 (fonte: Innovative Genomics Institute) - © ANSA

E’ “giusto che un politico come Angela Merkel lanci un allarme sulle varianti del virus SarsCoV2: indica una direzione affinché la ricerca possa dimostrare che è una strada da bloccare”, ma sono ancora invia di pubblicazione dati certi sulla circolazione delle tre varianti del virus in Italia, ossia l’inglese, la brasiliana e la sudafricana.

“Penso che dovremmo essere cauti in quanto non ci sono ancora risultati che abbiano superato il vaglio della comunità scientifica, ma è vero che tutti coloro che lavorano sul problema stanno identificando dati che vanno nella direzione indicata dalla Merkel”, ha detto all’ANSA il genetista Massimo Zollo dell'Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge-Biotecnologie avanzate.

“Al momento – ha proseguito - si può solo ipotizzare che le tre varianti siano più aggressive per il fatto che il virus non lo stiamo ancora debellando” e si sa che “la propagazione di questo virus è tale che, grazie alle mutazioni, è più efficiente nell’infettare l’uomo. Da tempo diciamo che le varianti, di questo come di tutti i virus, sono un problema: per questo si deve insistere nella ricerca, e nella ricerca delle varianti”. Intanto si attendono i primi dati certificati dalla comunità scientifica, i primi dei quali sono attesi per il prossimo mese o due.

“Il problema è riuscire a identificare le varianti rapidamente e
trovare le contromisure”. La parola d’ordine è “diagnostica avanzata molecolare e sequenziamento”: bisogna raccogliere quante più possibile sequenze del patrimonio genetico del virus SarsCoV2 per capire come sta cambiando.

“Per fare questo serve una rete di eccellenza che comprenda pochi centri pubblici e non ospedali da mettere in rete con piattaforme tecnologiche di sequenziamento genomico avanzato e con personale altamente qualificato, che abbiamo competenze e strumentazione adeguate”, osserva l’esperto. “In Italia ce ne sono e in numero sufficiente, ma ci sono purtroppo divisioni e rivalità che bisognerebbe eliminare. E’ tutto da costruire”

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