La curva che indica l'andamento della pandemia è decisamente una curva di tipo esponenziale, nella quale i dati raddoppiano di settimana in settimana. Se le cose stessero diversamente, e se cioè la crescita fosse di tipo lineare, si osserverebbe di settimana in settimana l'aumento di uno stesso numero di casi. Nel frattempo rapporto fra casi positivi e tamponi ha toccato il record del 9,4%.
Il rapporto tra casi positivi al nuovo coronavirus e tamponi è cresciuto molto e ha toccato il record del 9,4%. Ieri era dell'8% e lunedì scorso, 12 ottobre, era del 5,4%. Il nuovo dato "indica da un lato che il numero dei casi positivi cresce più velocemente rispetto alla capacità di fare i tamponi e, dall'altro, che il sistema di contact tracing è completamente saltato", ha detto all'ANSA il fisico Giorgio Sestili, fondatore e fra i curatori della pagina Facebook "Coronavirus - Dati e analisi scientifiche". Il valore più vicino a quello registrato oggi risale al 14 aprile scorso ed era dell'11.1%, ma comunque non confrontabile perché si riferiva a soli 26.000 tamponi. Alla fine di marzo il rapporto fra casi positivi e tamponi aveva toccato il 30%.
Sempre i numeri, indicano con chiarezza che la curva continua a salire e con un andamento esponenziale. "E' una curva esponenziale perché, analizzando i dati e mettendoli su un grafico, si vede chiaramente che la crescita lineare per quanto riguarda i nuovi casi positivi è terminata tre settimane fa", ha osservato Sestili. In precedenza, quando la crescita era lineare, "giorno dopo giorno c'era aumento costante dei nuovi casi, vale a dire che ogni giorno i casi aumentavano della stessa quantità", che fossero due o mille unità.
Rappresentazione grafica di una curva epidemica e del modo in cui può essere modificata dagli interventi di mitigazione (fonte: RCraig09)
In ogni caso l'andamento dei casi deve essere valutato solo su una base settimanale, mentre i dati considerati giorno dopo giorno non sono indicativi. Per esempio, è ormai noto che il decremento nel numero dei casi che si vede ogni lunedì è una conseguenza del fatto che nel fine settimana, in particolare la domenica, si processano meno tamponi.
Guardando ai dati su una base settimanale l'andamento esponenziale emerge con chiarezza, ha detto ancora Sestili. Basta considerare i numeri: dal 12 al 18 ottobre i nuovi casi positivi sono stati complessivamente 59.242, ossia 29.621 in più rispetto alla settimana precedente (dal 5 all'11 ottobre): vale a dire che sono raddoppiati nell'arco di sette giorni e con una media di 4.232 casi al giorno, ha detto Sestili. Anche i 29.621 registrati fra il 5 e l'11 ottobre erano il doppio dei 15.459 registrati la settimana fra il 28 settembre e il 4 ottobre.
"Da una settimana all'altra si vede chiaramente che c'è un raddoppio e, se questa tendenza dovesse proseguire nei prossimi giorni, entro domenica potremmo avere circa 120.000 casi".
Secondo l'esperto, non verrà ostacolata, la curva continuerà a salire e potremo continuare a vedere contagi crescere per alcune settimane; se poi le misure adottate saranno efficaci potremo vedere un rallentamento, non prima di due o tre settimane".