Giovedì 02 Maggio 2024

Nel cielo di marzo un corteo di pianeti anticipa la primavera

I 110 oggetti del catalogo Messier: galassie, nebulose e ammassi di galassie. (fonte: Uai) - © ANSA
Congiunzione Luna Marte, 11 marzo alle 20:00 (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA
Allineamento Luna Giove Saturno Venere, 01 marzo alle ore 05:00 (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA
Falcetto di Luna crescente, 07 marzo ore 18:15 (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA
Falcetto dinLuna crescente, 09 marzo ore 19:11 (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA
Mappa del corteo di pianeti nel cielo mattutino all’inizio di marzo: Venere, Luna, Saturno e Giove (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA
Congiunzione Luna Saturno Venere, 02 marzo alle 05:00 (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA
Falcetto di Luna crescente, 07 marzo ore 18:37 (Mappa del cielo realizzata dalla Uai con i programmi Skymap Pro e Stellarium) - © ANSA

Un corteo di pianeti nel cielo del mattino saluta l’inizio del mese di marzo, in attesa dell’appuntamento fisso con l’Equinozio di primavera, che segna la fine della stagione invernale. “Il 2 marzo una sottile falce di Luna calante s’interpone tra Venere e Saturno sull’orizzonte a Sud-Est e il corteo di astri che precede l’alba è completato da Giove”, spiega l’Unione Astrofili Italiani (Uai).

Nel mese di marzo, con l’ingresso della primavera, la durata del giorno torna a essere superiore a quella della notte, “aumenta di 1 ora e 22 minuti dall’inizio del mese", precisa la Uai. "L’Equinozio di primavera  - proseguono gli astrofili - cade il 20 marzo, alle 22:58, ora italiana”.

Marzo è anche il mese tradizionalmente adatto per tentare la cosiddetta Maratona Messier, “il più classico e atteso appuntamento per gli astrofili amanti del cielo profondo, che la notte tra il 9 e il 10 marzo - rileva la Uai - possono sfidarsi in una maratona per osservare il maggior numero possibile dei 110 oggetti del catalogo Messier. Una sfida osservativa di una sola notte, a caccia di nebulose, ammassi stellari e galassie”, spiegano gli astrofili.

Per quanto riguarda i pianeti, invece, la situazione è quasi invariata rispetto a febbraio. “La sera rimane solitario Marte, mentre il pianeta più luminoso, Venere, dopo avere dominato per molti mesi il cielo del mattino - chiarisce l’Uai - riduce sensibilmente la propria osservabilità, sorgendo appena un’ora prima del Sole”. Infine, la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che prima dell’alba dell’ultimo giorno di febbraio ha solcato il cielo di Roma, sopra Castel Sant’Angelo, “per alcune settimane è ancora visibile solo intorno alle 4 o alle 5 del mattino. Ma dal 20 marzo - conclude la Uai - torna ad affacciarsi in un comodo orario serale, con diversi passaggi luminosi”.

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