Sabato 04 Maggio 2024

La Nasa compie 60 anni e guarda a Luna e Marte

La Terra vista dall’orbita lunare, fotografata durante la missione Apollo 11 (fonte: NASA) - © ANSA
L’astronauta Gene Cernan al comando della missione Apollo 17 (fonte: NASA) - © ANSA
LA NASA COMPIE 60 ANNI, PROSSIMI OBIETTIVI LA LUNA E MARTE - © ANSA
Il monumento ai sette uomini del programma Mercury a Cape Canaveral (fonte: NASA) - © ANSA
Pronto il primo profilo psicologico degli astronauti destinati alle lunghe missioni su Marte (fonte: NASA) - © ANSA
L’astronauta Robert L. Curbeam Jr. e il logo della Nasa, nella passeggita spaziale del 14 dicembre 2006 (fonte: NASA) - © ANSA
L’astronauta Buzz Aldrin sulla Luna durante la missione Apollo 11 (fonte: NASA) - © ANSA
La ’Rusty Rock’ prelevata durante la missione Apollo 16 (fonte: NASA) - © ANSA
Gli astronauti del programma Mercury. Nella prima fila, da sinistra: Walter Schirra, Donald Slayton, John Glenn e Scott Carpenter; in seconda fila, da sinistra: Alan Shepard, Virgil Gus Grissom e Gordon Cooper (fonte: NASA) - © ANSA
La Nasa compie 60 anni: il suo atto di nascita è stato firmato il 29 luglio 1958 dal presidente americano Dwight Eisenhower (fonte: Nasa) - © ANSA
Apollo 17 - Il comandante Eugene Cernan ai comandi del Lunar Roving Vehicle (Foto Nasa - Project Apollo Archive) - © ANSA

La Nasa compie 60 anni: il suo atto di nascita è stato firmato il 29 luglio 1958 dal presidente americano Dwight Eisenhower a nemmeno un anno dal successo del primo satellite artificiale della storia, il sovietico Sputnik. L'agenzia spaziale americana è nata infatti all'insegna della corsa allo spazio e oggi affronta uno scenario completamente diverso, con l'arrivo dei privati e nazioni emergenti, come Cina e India.

"La forza trainante che ha portato alla nascita della Nasa - scrive l'agenzia spaziale sul suo sito - è stata il lancio dello Sputnik il 4 ottobre 1957". Nel bel mezzo della Guerra Fredda gli Usa non potevano "lasciare passare quella sfida". L'enorme gittata del missile che lancia il primo satellite artificiale allarma infatti gli americani, preoccupati sia per la sicurezza nazionale sia per la possibile perdita della leadership tecnologica. Quel lancio, rileva la Nasa, ha portato il governo degli Stati Uniti a concentrare e consolidare i programmi di esplorazione spaziale: il 31 gennaio 1958 gli Usa lanciano il satellite Explorer I e alcuni mesi dopo viene istituita l'agenzia spaziale americana.

"La rivalità tra Russia e Usa - osserva la Nasa - è durata decenni e ha portato gli Usa sulla Luna, ma alla fine ha lasciato il posto alla cooperazione". Sessant'anni più tardi americani e russi lavorano infatti fianco a fianco a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, insieme agli astronauti di molti altri Paesi, in uno spazio completamente nuovo. Nel frattempo sono arrivati nuovi protagonisti, come le aziende private impegnate nel trasporto spaziale, per ora di rifornimenti e in futuro probabilmente anche di equipaggi umani, e sono entrati in campo anche nuovi Paesi. L'India, a esempio, si fa sempre più strada nel settore lanciatori e la Cina, con il programma Tiangong per la costruzione di una stazione spaziale e missioni su Luna e Marte. Anche la Nasa torna a guardare alla Luna e nel frattemo prepara le prossime missioni su Marte.  "Vi torneremo - rileva la Nasa - per preparare l'esplorazione umana di Marte".

La prima missione americana su Marte, InSight, dovrebbe arrivare nel novembre 2018 e due anni più tardi è previsto il lancio della missione Mars 2020. Nello stesso anno le agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos) prevedono di far arrivare sul ianeta rosso anche il loro rover, nella missione ExoMars 2020

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