Mercoledì 08 Maggio 2024

Tornano le immagini fantasma dei dagherrotipi

L’immagine di donna che era impressa su un dagherrotipo, ricostruita dai ricercatori della Western University (fonte: Western University) - © ANSA
Il dagherrotipo del 19esimo secolo di una donna il cui volto è stato riportato alla luce (fonte: Western University) - © ANSA

Tornano alla luce le 'immagini fantasma' dei dagherrotipi, le primissime forme di fotografia nate a metà dell''800. Le prime a tornare alla luce dal passato sono le figure di un uomo e una donna, la cui identità è però ancora misteriosa. A ridare loro di nuovo un volto è stato il gruppo della Western University, guidato da Madalena Kozachuk, il cui lavoro è descritto sulla rivista Scientific reports.

Si tratta di due immagini custodite nella National Gallery del Canada, che risalgono probabilmente al 1850, ormai non più visibili a causa dell'ossidazione e altri danni. "L'immagine è apparsa totalmente inaspettata, ora la si può vedere nei suoi più piccoli dettagli, dagli occhi alle pieghe del vestito", commenta Kozachuk. Negli ultimi tre anni i ricercatori hanno usato la tecnica del sincrotrone per capire meglio i cambiamenti chimici dei danni subiti dai dagherrotipi.


Fonte: Western University

Nel 2017 sono riusciti a identificare la composizione chimica dell'ossidazione e come era cambiata l'immagine da un punto all'altro. Grazie a questo lavoro preliminare, e usando una tecnica nuova e non invasiva, che sfrutta la scansione rapida a raggi X e la microfluorescenza, sono riusciti ad analizzare i dagherrotipi nella loro completezza e la loro piastra, spessa circa 7,5 centimetri, riportando alla luce i volti nascosti.

Per ogni dagherrotipo la scansione è durata otto ore. "Il mercurio è il principale elemento che aiuta a catturare l'immagine in queste fotografie. Anche se la superficie è ossidata, quelle particelle rimangono intatte, e analizzandolo, possiamo recuperare l'immagine in grande dettaglio", aggiunge Tsun-Kong, coautore dello studio.

I dagherrotipi sono stati la prima forma di rappresentazione visiva della storia, e nell'arco di 20 anni, nel 19/0 secolo, ne sono stati prodotti migliaia, se non milioni, prima di essere rimpiazzati. Migliorando il processo di recupero di queste immagini antiche, si recupererà una parte della memoria storica.

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