E' morta Paola De Paoli, decano dei giornalisti scientifici italiani e storica presidente dell'Unione dei giornalisti scientifici italiani (Ugis), l'associazione che ha guidato dal 1984 al 2010 e di cui ora era presidente emerita. Ha inoltre guidato per due mandati (1987-1988 e 1998-2000) anche l'Associazione dei giornalisti scientifici dell'Unione europea (Eusja).
De Paoli, 93 anni compiuti a dicembre, era sposata da quasi 60 anni con il giornalista Camillo Marchetti, e aveva iniziato a occuparsi di giornalismo scientifico e tecnico negli anni '60 dopo la laurea in Lingue straniere all'Università Ca' Foscari di Venezia, collaborando dal 1970 al Sole 24 Ore e occupandosi in particolare di politica della ricerca.
Dal 1992 al 1998 ha fatto parte del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dal 2002 al 2005 è stata membro del gruppo di lavoro per la comunicazione scientifica del Comitato nazionale per le biotecnologie. Ha svolto attività editoriale per case editrici americane specializzate in ambito scientifico e lavorato come consulente, tra il 1969 e il 1983, per l'allora Ministero per la ricerca scientifica e tecnologica (Murst). È stata anche coautrice di pubblicazioni di storia e divulgazione della scienza, tra le quali "Le biotecnologie in Italia", "Le piste della ricerca", "Luna vent'anni dopo", e tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, il Premio Capo d'Orlando per la divulgazione scientifica assegnatole a Vico Equense.
Quando ha compiuto 90 anni, ha deciso di devolvere 30.000 euro per tre borse di studio destinate ad altrettanti giovani giornalisti scientifici sotto i 35 anni: una è stata assegnata nel 2015 e due nel 2016, in occasione del cinquantenario dell'Ugis. "Paola - commenta Giovanni Caprara, attuale presidente dell'Ugis - ha lasciato una traccia importante nel giornalismo scientifico italiano ed europeo, consolidando un'identità di cui il mondo dell'informazione nel nostro Paese ha grande bisogno".