ROMA (ITALPRESS) - L'Italia fa progressi sulla ricerca con la legge 130 del 15 settembre 2023 che prevede nel 2024 l'avvio di screening per il diabete 1 e la celiachia nella fascia pediatrica da zero a 17 anni. "Credo che sia un traguardo importante sul quale tutto il Parlamento si è trovato coeso, il progresso delle cure e gli investimenti sulla prevenzione garantiamo alla fascia più giovane della nostra popolazione di avere le stesse aspettative di vita delle persone che non hanno questa malattia" ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante il convegno che si è tenuto a Montecitorio in occasione della Giornata mondiale del diabete. "E' un provvedimento che pone l'Italia all'avanguardia, prima Nazione a dotarsi di una legge che prevede in modo sistematico programmi pluriennali di screening per la celiachia e per il diabete di tipo 1 rivolti alla popolazione pediatrica" ha spiegato il ministro.
"Fare lo screening tra 0 e 17 anni - sottolinea il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, primo firmatario della legge - consente non solo di prevenire e avere una diagnosi precoce, ma anche di gestire al meglio la malattia. Il diabete può avere delle complicanze cardiovascolari e neurologiche che con questo screening non insorgeranno e saranno gestite al meglio dai medici". "Ogni giorno - ha spiegato Mulè - in Italia sono quattro i bambini che hanno l'esordio di diabete tipo 1, negli ultimi due anni l'insorgenza è passata dal 4 al 27% dei nuovi casi e quindi, a maggior ragione, è benvenuta questa legge che non a caso è stata già cercata da 13 Paesi dell'Unione europea e da numerosi altri paesi dall'America all'Asia per poter essere copiata e messa in atto negli altri Paesi". "La legge, la cui approvazione è stata unanime, ha dimostrato che non si è fatta politica sulla salute dei cittadini ma si è agito nella visione comune di fare il bene di tutti".
Si stima che siano oltre 4 milioni le persone affette da diabete in Italia. Il dato emerge da una lettura integrata dei sistemi di sorveglianza Passi e Passi d'Argento, coordinati dall'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni, a partire dalle informazioni raccolte nel periodo 2016-2022 su un campione complessivo della popolazione residente in Italia di oltre 285mila persone sopra i 18 anni di età. "Siamo orgogliosi di questa giornata storica che evidenzia una legge altrettanto storica" ha sottolineato Nicola Zeni, presidente della fondazione italiana del diabete "è un grandissimo risultato che ci vede partecipi in questa giornata mondiale per essere molto più efficaci nel contrasto al diabete e che se non adeguatamente riconosciuta può portare a gravi conseguenze".
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