Nel 2020-2022, medici e operatori sanitari hanno effettuato 162 milioni di ore di formazione
"La formazione continua rappresenta un valore per il futuro del lavoro in sanità: dobbiamo fare in modo che il personale, attraverso un aggiornamento dinamico, sia sempre formato adeguatamente, in grado di leggere i cambiamenti sia epidemiologici che del Servizio sanitario nazionale. Ho rivisto la Commissione nazionale per la formazione continua, la convocheremo nei primi giorni di luglio". Lo ha detto il ministro della salute Orazio Schillaci intervenendo all'evento su 'Prospettive e sfide dell'Ecm', organizzato da Cogeaps e Agenas a Roma.
Nel triennio 2020-2022, medici e operatori sanitari hanno effettuato 162 milioni di ore equivalenti di formazione, che hanno erogato altrettanti crediti. Ora è il momento di valorizzare la formazione sul campo, nel Metaverso, con l'utilizzo dell'Intelligenza artificiale, spiega Roberto Monaco, presidente del Cogeaps, organismo che riunisce 10 Federazioni Nazionali degli Ordini e dei Collegi dei professionisti della salute, in occasione del convegno a Roma 'Prospettive e sfide dell'Ecm'.
Dagli infermieri ai fisioterapisti, dai veterinari alle ostetriche, la pandemia ha mostrato quanto sia importante l'aggiornamento professionale di medici e operatori sanitari. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza contiene tante risorse destinate, non solo alla formazione ma anche alla telemedicina, alla digitalizzazione e all'uso dei Big Data. Anche da questo punto di vista sarà necessario l'aggiornamento, per ottimizzare l'uso delle risorse in arrivo. "A 20 anni dalla nascita del sistema di Educazione Continua in Medicina c'è bisogno di una riprogettazione della formazione - affermano i rappresentanti delle Federazioni - che tenga conto dell'evoluzione del sistema sanitario e dei suoi principali attori". Questo cambiamento "non può prescindere da una piena funzionalità della Commissione nazionale della formazione continua che auspichiamo, in tempi brevissimi, possa ritornare a svolgere il ruolo centrale".
L'obiettivo è quello di garantire a 1,4 milioni di professionisti, una formazione che aumenti il livello delle loro prestazioni e fornisca al cittadino risposte di sanità sempre migliori e al passo con i tempi. Il long life learning, per Filippo Anelli, presidente della Federazione dell'Ordine dei Medici (Fnomceo), "è essenziale ma nel modo in cui è ora gestita non mancano criticità: in primis il vincolo che lega il mancato adempimento degli obblighi formativi all'esclusione dall'assicurazione professionale". "In pandemia l'Ecm - ha commentato Silvio Brusaferro, presidente Istituto Superiore di Sanità - si è arricchita di uno strumento importante, come la formazione a distanza, che ha permesso all'Iss di mettere a disposizione dei professionisti un aggiornamento continuo anche in un periodo in cui era necessario il distanziamento".
Ora però è tempo di pensare al futuro La commissione, ha proseguito il ministro, "dovrà focalizzare l'attenzione sulla qualità degli eventi formativi per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l'obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all'assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale".