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(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Dopo una lunga battaglia contro la Sclerosi laterale amiotrofica si è spento a 62 anni Paolo Annunziato, presidente dell'unica Biobanca Nazionale sulla Sla e già direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira), negli anni in cui ha convissuto con la malattia. La sua scomparsa a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata mondiale sulla Sla che dal '97 si celebra ogni 21 giugno.
A darne notizia l'associazione Aisla e i Centri Clinici NeMO che, attraverso i rispettivi presidenti, Fulvia Massimelli e Alberto Fontana, lo ricordano iniziando con la sua stessa frase, divenuta emblema di speranza per l'intera comunità Sla: 'Non è vero che non esiste una cura per la Sla, occorre solo scoprirla'.
Uomo di scienza, la cui cultura del cambiamento e dell'innovazione è stata al centro del suo agire, Annunziato ha sempre posto la sua capacità di visione al servizio delle Istituzioni del nostro Paese, senza mai far mancare il sostegno e la presenza a ricercatori e clinici, dicono Aisla e Centri NeMO. Ha continuato a favorire le condizioni per aumentare le conoscenze sulla malattia, credendo nella necessità di intensificare gli sforzi e di utilizzare gli strumenti della ricerca per amplificare le opportunità per arrivare ad una terapia.
Convinto che il fine imprescindibile del progresso sia quello di custodire e proteggere la dignità della persona e della vita, Paolo Annunziato ha costantemente incoraggiato i suoi compagni di malattia ricordando sempre l'importanza della speranza che, proprio in uno dei suoi ultimi messaggi, descrive come quella "forza che permette di continuare a lottare, anche di fronte alle difficoltà". Quella speranza che, affermano Aisla e NeMO, "per una malattia inguaribile come la Sla, oggi deve concretizzarsi in una presa in carico sempre più adeguata a garanzia e tutela della qualità di vita". Il messaggio che lascia Paolo Annunziato è pieno di meraviglia, coraggio e amore.
I funerali a Roma, lunedì 19 giugno. Per volontà della famiglia il ricordo passa attraverso il sostegno alla ricerca sulla Sla con una donazione in favore di Aisla attraverso un libero contributo o l'acquisto del suo libro 'L' Amore ai tempi della Sla', attraverso cui rivivere le sue emozioni e le sue esperienze. (ANSA).
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