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I bimbi abusati invecchiano prima, la violenza altera il Dna

I bambini abusati invecchiano prima: la violenza lascia infatti segni e alterazioni indelebili anche sul Dna e può compromettere la salute da adulti. Gli abusi nell'infanzia e nell'adolescenza minano cioè la vita di un individuo, con danni non solo psichici ma anche organici. A dimostralo è uno studio britannico, mentre i numeri degli abusi continuano a crescere anche in Italia.

In base all'ultimo rapporto sui minorenni vittime di abusi della Direzione centrale della Polizia criminale, che ha analizzato i dati del 2021 e del primo semestre del 2022, confrontandoli con il 2020, sono infatti aumentati del 54% i casi di abusi sui minori nelle scuole. Ed in crescita è anche la violenza sessuale che aumenta del 19%.

A fronte di tali dati allarmanti, la scienza conferma che i maltrattamenti subiti rappresentano un danno duraturo. Uno studio pubblicato sul British Journal of Psichiatry - che riporta i risultati di una analisi retrospettiva, la più ampia mai realizzata, condotta dall'Università di Glasgow e dall'Università di Hong Kong, su un campione di ben 141.748 individui di età compresa fra i 37 e i 73 anni, registrati in una biobanca nel Regno Unito - ha dimostrato che le violenze sofferte durante l'infanzia e l'adolescenza possono accorciare i telomeri, la parte del Dna che decide quanto dobbiamo vivere.

Gli abusi sono associati anche a una maggiore frequenza di tumori. Le donne soprattutto registrano un rischio doppio rispetto a chi non ha subito maltrattamenti. I risultati dello studio hanno dimostrato che gli adulti esposti da bambini a tre episodi o più tipi di maltrattamento (fisico, sessuale ed emotivo) mostravano una più ridotta lunghezza dei telomeri rispetto a chi non aveva subito alcuna violenza o ne aveva subito un solo episodio, evidenziando inoltre una riduzione maggiore per i casi che avevano sofferto la combinazione di abusi fisici e sessuali.

 "Come dimostra lo studio inglese - spiega Pietro Ferrara, referente nazionale della Società Italiana di Pediatria per abusi e maltrattamenti e professore di Pediatria all'Università Campus Bio-Medico di Roma - i minori abusati diventeranno adulti che non solo vivono peggio ma invecchiano prima perché lo stress e le modificazioni biochimiche, scatenate dalle violenze subite, determinano una erosione dei telomeri, cioè di quella parte del Dna che decide quanto dobbiamo vivere, influenzando le condizioni di salute da adulti. Inoltre, alcuni recenti studi - aggiunge - ci dicono persino che lo stress continuo e ripetuto delle bambine vittime di più abusi sessuali può determinare in età adulta una maggiore incidenza di tumori, con un rischio due volte più alto". A mettere in luce quest'ultimo dato è una ricerca pubblicata su BioMed Central Cancer, condotta dalla Public Health Agency of Canada su un campione di 21.915 individui.

Un fenomeno sempre più preoccupante, quello della violenza sui minori, contro il quale si stanno mettendo in campo iniziative mirate: proprio contro le violenze infantili e adolescenziali, continuano nel 2023, per l'ottavo anno consecutivo, i corsi formativi su tutto il territorio nazionale rivolti ai pediatri, realizzati con il contributo non condizionante di Menarini e il patrocinio della Società Italiana di Pediatria e della Federazione Italiana Medici Pediatri. Obiettivo del progetto, dal titolo 'Facing Abuse 2.0. Emersione e comunicazione negli abusi infantili e adolescenziali', è favorire la capillare diffusione, a livello territoriale e ospedaliero, delle conoscenze in tema di abusi e maltrattamenti per individuarne precocemente i segnali e prevenire le conseguenze in età adulta. Dopo Milano, dove ha preso il via, l'iniziativa proseguirà fino a metà dicembre in altre 9 città: Roma, Ascoli, Foggia, Milano, Napoli, Palermo, Pisa, Torino e Trieste. 
   

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