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Quanto dura nel tempo la rigenerazione parodontale?

La parodontite è una malattia che induce mediante un processo infiammatorio una distruzione dei tessuti di supporto del dente. La progressione della parodontite non trattata può esitare nella perdita del dente stesso. Tra gli obiettivi della terapia parodontale c’è quello di eliminare l’infiammazione eliminando il sanguinamento gengivale, arrestare il processo di distruzione dei tessuti osseo e gengivali, e rigenerare il tessuto perso quando possibile.

La rigenerazione parodontale è un processo biologico, che può avvenire se alcune condizioni legate al paziente sono presenti contemporaneamente: è importante ad esempio, oltre alla assenza dell’infiammazione, che il paziente abbia un ottimo controllo domiciliare della placca batterica e che non fumi. E’ inoltre un processo lento, poiché servono diversi mesi perché la rigenerazione parodontale avvenga completamente. Cosa più importante dal punto di vista del paziente, è un processo che molto difficilmente avviene naturalmente, ma che necessità di un intervento chirurgico, da parte del parodontologo.

Proprio per la necessità di un intervento chirurgico, seppur minimamente invasivo, e di costi ad esso collegato (per utilizzo ad esempio, di biomateriali che facilitano il processo) la domanda che maggiormente i pazienti si pongono è: ma dura nel tempo? A questa domanda la risposta ci viene data dai tantissimi studi scientifici pubblicati a livello internazionale, ed è molto chiara: si, dura nel tempo. E quanto dura? Sempre nella letteratura scientifica abbiamo studi che ci dimostrano la persistenza della rigenerazione parodontale dopo 30 anni, e questo significa che studi futuri potrebbero informarci che la durata è verosimilmente anche maggiore. Tuttavia esistono delle condizioni fondamentali per la durata a lungo termine della rigenerazione parodontale, e queste condizioni sono le medesime a carico del paziente che hanno favorito l’iniziale processo di guarigione: assenza di infiammazione, ottimo controllo domiciliare della placca batterica e assenza di fumo. Questi fattori dovranno essere monitorati nel tempo grazie alla Terapia di Supporto Parodontale, ovvero quella terapia ad intervalli regolari (ogni 3-4 mesi) in grado di favorire il mantenimento del paziente grazie all’igiene professionale e che deve intercettare eventuali recidive favorendo perciò un re-intervento rapido ed efficace. La Terapia di Supporto Parodontale è talmente importante che negli studi odontoiatrici deve esistere un sistema di richiami personalizzato, che consideri tutti gli elementi del paziente che suggeriscono di rendere più frequenti i richiami professionali ad esempio in presenza di malattie parodontali molto gravi. Con quest’approccio sistematico sarà possibile mantenere adeguatamente i risultati della terapia, compresi quelli delle terapie più sofisticate come la chirurgia rigenerativa.

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