Superare il payback e le distorsioni create da questo modello attraverso ladozione di modelli di governance alternativi. È questo uno dei temi di fondo della Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici & Digital Solutions for Health in corso a Roma.
La dinamica dellinnovazione tecnologica nel mondo dei dispositivi medici impone una governance in grado di catturare le esigenze che emergono in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia, afferma Americo Cicchetti, direttore di Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari nel corso dellevento promosso dalla Fondazione Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica (Mesit) e realizzato grazie alla collaborazione con lAltems dellUniversità Cattolica del Sacro Cuore, il Ceis - Center for Economic and International Studies di Tor Vergata, lUniversità di Tor Vergata e lUniversità di Roma Tre.
È necessario infatti promuovere linnovazione promuovendo la collaborazione pubblico-privato nella ricerca, valutare tempestivamente in ogni fase la sicurezza, lefficacia, gli impatti economici, sociali ed organizzativi sul sistema sanitario attraverso un modello maturo di HTA, rendere efficiente la gestione dei dispositivi nellambito dei percorsi assistenziali garantendo un robusto legame tra HTA e procurement, continua Cicchetti. Tutti questi elementi insieme permetteranno di superare il modello attuale e le storture indotte dalluso del pay-back, conclude lesperto.
I temi delle regole e del valore riconosciuto allinnovazione sono invece la chiave per Francesco Saverio Mennini, research director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata e presidente SIHTA. Per garantire un approccio proattivo in termini di valore dei dispositivi medici, risulta cruciale il tema delle regole. Occorrono regole chiare e condivise che definiscano e tutelino linnovazione accompagnate anche da nuovi modelli organizzativi e finanziari, ma soprattutto supportate da una governance lungimirante e propositiva, dice Menni Questo è il punto di partenza sul quale è richiesta la convergenza di tutti. Bisogna quindi valutare con anticipo le condizioni ottimali perché uninnovazione trovi spazio nei sistemi pubblici, misurando la sua capacità di assicurare quel valore che la collettività si aspetta, aggiunge. "Si tratta allora di una rivoluzione radicale, da concretizzare avvalendoci dei migliori strumenti a nostra disposizione, primo fra tutti, proprio lHta. Tutto questo, se realizzato, darebbe vita ad un nuovo rinascimento tanto del Ssn quanto del sistema di welfare nel suo insieme, conclude Mennini.
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