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Quasi 20 anni di botox in Italia, il ritocco ora è maturo

Il botox, il principale strumento della medicina estetica contro le rughe, è già entrato nel ventesimo anno di utilizzo in Italia. Nel febbraio 2004 infatti l’AIFA approvava per la prima volta l’utilizzo della tossina botulina a scopi estetici, limitandolo all’uso sulla fronte e sui muscoli corrugatori degli occhi.

   "Possiamo dire che la medicina estetica ‘contemporanea’, quella che ha abbandonato l’uso del silicone e dei prodotti non riassorbibili a favore del botox e dell’acido ialuronico riassorbibile sia nata proprio in quegli anni. E vent’anni dopo la sua nascita, la medicina estetica ha finalmente raggiunto una sua maturità" spiega il chirurgo plastico Andrea Florio al congresso in corso a Roma della Sime, la societa' italiana di medicina estetica, parlando della evoluzione dei trattamenti in un'ottica più "gentile" degli interventi rispetto al passato.

  "Se nei primi anni della sua vita, i primi anni duemila, la medicina estetica era rispettata e guardata con timore e con molte precauzioni, crescendo negli anni è diventata spavalda ed arrogante, immatura ed irrispettosa, proprio come un adolescente. Così, tra il 2010 ed il 2020 è stato un fiorire di eccessi, di sperimentazioni, di mascheroni che hanno spostato sempre più in la ogni limite, ogni buon gusto. Come un adolescente compete e prevarica i suoi genitori, la medicina estetica ha cercato di prendere il posto della chirurgia. Acido ialuronico nel seno al posto delle protesi, visi gonfi come dei palloni pur di evitare un intervento" e in questi anni, spiega Florio "la scalpitante medicina estetica ha fatto qualcosa di buono, ma anche parecchi danni. Oggi, a vent’anni dalla sua nascita, la medicina estetica e' cresciuta e sta diventando matura. Proprio come un giovane di 20 anni dopo un’adolescenza vivace e tormentata è più conscio di ciò che vuole nella vita, dei limiti che dovrebbe porsi, la medicina estetica contemporanea è cresciuta".

   Il Botox ‘in label’, ossia secondo quanto autorizzato dall’Aifa ha avuto negli anni poche variazioni. Le indicazioni sono ristrette ad alcune aree: fronte, corrugatore e recentemente sulle zampe di gallina. Rispetto al Botox de 2004 sono uscite altre 3 tossine in Italia, ma negli Usa ce ne sono molte altre. "Ma ormai il trattamento e' su tutto il viso su tutto il viso, anche se ‘off label’. Dal trattamento de gummy smile al ‘lip Flip’ ossia l’eversione del labbro col Botox. Per passare al Botox al collo, il ‘nefertiti Lift’, il microbotox (ossia Botox più diluito), il Mesobotox (Botox diluito con vitamine). "Per l’eccesso di Botox non c’è nulla da fare: non esiste un antidoto, bisogna aspettare che finisca il suo effetto, ossia 5/6 mesi.

  Per gli eccessi dell’acido ialuronico esiste un enzima, che si chiama ialuronidasi, che lo può sciogliere, ma va usato con cautela e da mani esperte" conclude Florio. Il mercato globale è in crescita, se nel 2022 ha generato un valore di 7.5 miliardi di dollari, è stimato che nel 2030 aumenterà a 10.6 miliardi. "Questo trend è in crescita anche in Italia, supportato da pazienti sempre più giovani che ci si avvicinano, ma in modo consapevole e non eccessivo. Tutto gira intorno all'equilibrio - spiega ancora l'esperto - che serve trovare paziente per paziente. Ci si trova infatti a volte con alcuni pazienti che si farebbe iniettare litri di ialuronico senza timore ma che di botulino non ne vogliono sentir parlare".

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