Si celebra, 8 maggio, oggi in tutto il mondo la Giornata mondiale sul tumore ovarico. La giornata, promossa dalla World Ovarian Cancer Coalition, è giunta alla sua undicesima edizione.
Il tumore ovarico è il settimo tumore al mondo per numero di casi e l'ottavo per mortalità: colpisce ogni anno nel mondo 314mila donne e causa la morte di oltre 200 mila. Il numero di casi è in crescita da anni: si stima che, senza interventi, nel 2040 le nuove diagnosi annui saliranno del 42% (445 mila) e i decessi del 50% (313 mila). In Italia nel 2020 sono stati registrati poco più di 5 mila casi e di 3 mila decessi.
Il tema della campagna di quest'anno è "Nessuna donna resti indietro" e punta ad aumentare la consapevolezza su questo tumore: "9 donne su 10 presentano sintomi prima della diagnosi e il 69% delle donne ha poca o nessuna consapevolezza del cancro ovarico prima della diagnosi", scrive la World Ovarian Cancer Coalition. "Più donne conoscono il cancro alle ovaie, più rapidamente possono rivolgersi al medico, con maggiori possibilità di iniziare il trattamento".
Per la Giornata, la World Ovarian Cancer Coalition e le organizzazioni aderenti alla coalizione hanno lanciato una campagna social che, attraverso diversi strumenti web, puntano a diffondere quanto più possibile il messaggio della giornata: "nel 2022, la campagna ha raggiunto quasi 28 milioni di persone sui soli canali della coalizione", dice l'associazione che quest'anno punta a superare questi numeri.
"È necessario che ognuno di noi si unisca al coro di voci per diffondere la conoscenza del tumore ovarico, uno dei tumori femminili più gravi e silenti, perché solo conoscendone i sintomi, i fattori di rischio e di protezione, le possibilità di prevenzione primaria e secondaria, si può sperare di cambiare il futuro della malattia", afferma Acto Italia, tra le organizzazione membri della World Ovarian Cancer Coalition.