Affluenza da record per la XXIV edizione della Race for the Cure di Roma che si è conclusa con la presenza di oltre 70 mila sostenitori. La più grande manifestazione al mondo per la lotta ai tumori del seno organizzata da Komen Italia per sensibilizzare alla prevenzione ha colorato di rosa i luoghi più suggestivi della Capitale, a partire dal Circo Massimo.
Vere protagoniste di questa grande manifestazione di salute, sport e solidarietà, sono state le "Donne in Rosa" - donne che stanno affrontando o hanno affrontato il tumore del seno - e che negli anni hanno generato un cambiamento culturale nell'approccio alla malattia, trasferendo forza e speranza alle 56.000 donne che ogni anno in Italia si confrontano con il tumore del seno.
Quest'anno la manifestazione, oltre alla tradizionale passeggiata di 2 km e alla corsa di 5 Km aperta a tutti, ha incluso per la prima volta un percorso di 8 Km riservato agli atleti competitivi.
A dare il via ufficiale all'evento, fra i molti presenti, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli.
Race for the cure, le 'Donne in rosa' protagoniste a Roma
"La Race for the Cure è una manifestazione che ha forza e dà forza, abbiamo raggiunto un risultato straordinario e stiamo già lavorando per la venticinquesima edizione. Siamo stati molto attenti ad utilizzare i fondi in maniera trasparente aiutando molti giovani ricercatori e generando numerosi progetti: il più importante è la Carovana della Prevenzione", ha dichiarato Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia.
"Ho visto crescere la Race for the Cure sin dalla sua nascita, è un evento che veicola un messaggio straordinario per la prevenzione", ha detto Giovanni Malagò, Presidente del CONI.
In poco più di 20 anni Komen Italia, anche grazie alle Race for the Cure, è riuscita a raccogliere, fra i molti obiettivi, oltre 23 milioni di euro per offrire gratuitamente a 180.000 donne esami diagnostici di prevenzione dei tumori del seno e di altre patologie oncologiche femminili e istituire 72 premi di studio pluriennali per giovani clinici e ricercatori.
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