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Fuma il 16% dei 13enni e a scuola il divieto non funziona

In Italia il 16% degli studenti tra 13 e 15 anni fuma regolarmente, in maggioranza ragazze, ed il divieto di fumo nelle scuole è ancora poco rispettato. Il numero complessivo dei giovani fumatori è però calato complessivamente dal 2010 al 2022 passando dal 21% al 16%: uno studente su quattro ha usato almeno una volta nell'ultimo mese un prodotto tra sigarette, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato e quasi uno su tre ha fumato una sigaretta tradizionale almeno una volta nella vita.
    I dati emergono dalla Global Youth Tobacco Survey (Gyts), coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità e condotta ogni quattro anni su un campione di 13-15enni delle scuole italiane (quest'anno oltre 2mila) che per la prima volta vede una maggiore percentuale di utilizzo tra le femmine rispetto ai maschi per tutti i prodotti considerati. L'indagine ha registrato anche una non sufficiente adesione al divieto di fumo nelle scuole, una forte esposizione dei ragazzi al fumo passivo, a casa o in auto, e una grande accessibilità a tutti i prodotti nonostante i divieti. Aumenta l'uso della e-cig che rilevato per la prima volta con l'indagine del 2018, è salito in 4 anni dal 18% al 20%. Anche il dispositivo a tabacco riscaldato, per la prima volta registrato nell'indagine 2022, viene utilizzato dal 14% dei fumatori abituali. Nonostante il decreto Tabacchi del 2016 preveda l'inasprimento delle sanzioni per inosservanza del divieto di vendita ai minori, l'indagine del 2022 rileva come queste misure non si siano ancora tradotte in una piena inaccessibilità per i minori a questi prodotti: un 13-15enne su 4 si è procurato le sigarette direttamente al tabaccaio (erano il 49% nel 2010) e il 14% dichiara di aver acquistato e-cig direttamente dai rivenditori. Per entrambi questi due prodotti quasi la metà dichiara di averli ottenute da un parente o un amico. Tra i fumatori abituali che hanno cercato di comprare le sigarette al tabaccaio, il 73% dichiara di non aver ricevuto alcun rifiuto dal venditore a causa della minore età (percentuale che nel 2010 raggiungeva il 92%). Ancora troppo alta, inoltre, l'esposizione al fumo passivo, nelle scuole, in casa e in auto. Nonostante dal 2003 la legge Sirchia imponga il divieto di fumo in tutti i locali chiusi, incluso le scuole, e dal 2013 il Ddl Lorenzin vieti il fumo nelle pertinenze esterne degli istituti scolastici, 1 studente su 3 riporta di aver visto fumare qualcuno all'interno della propria scuola e il 58% nelle pertinenze esterne (cortili, parcheggi, ecc.). Quasi la metà dei giovani intervistati (47%) dichiara che qualcuno ha fumato in casa in sua presenza. 
   

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