(ANSA) - ROMA, 19 APR - L'effetto del Covid-19 pesa ancora sul ritardo di diagnosi di tumore. "Nella fase critica ha bloccato per oltre 6 mesi gli screening oncologici e, nel corso dei tre anni, ci sono stati circa un milione di esami di prevenzione in meno. Questo equivale, secondo quanto stimato, a circa 2000 donne che all'anno hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno tardiva". Lo ha detto Riccardo Masetti, fondatore di Race for the Cure Italia e Direttore del Centro di Senologia del Policlinico Universitario Gemelli di Roma, a margine della presentazione dell'edizione 2023 della celebre manifestazione per la lotta al tumore al seno, che sarà ospitata dal 4 al 7 maggio al Circo Massimo.
Circa 56.000 donne ogni anno in Italia si ammalano di tumore del seno. Una diagnosi in ritardo, ha precisato Masetti, "significa dover affrontare terapie più faticose e avere anche minor possibilità di guarigione". Di qui l'impegno di Race for the Cure: "diamo il nostro contributo con la Carovana della prevenzione, con 5 unità mobili, con cui giriamo l'Italia e portiamo praticamente a domicilio la prevenzione, nei posti dove è più difficile". (ANSA).
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