Una dieta nutrizionalmente povera, scorretta - ricca di cereali raffinati e carni lavorate, povera di verdure e cereali integrali - è responsabile di oltre 14 milioni di casi di diabete di tipo 2 nel mondo: secondo quanto emerso da un'analisi globale pubblicata su Nature Medicine 7 casi di diabete su 10 nel mondo sono legati alle scelte alimentari.
L'analisi, condotta presso la Tufts University, ha preso in esame i dati relativi al 1990 e al 2018, e fornisce indicazioni su fattori dietetici che pesano maggiormente sulle diagnosi di diabete. Tre fattori alimentari hanno contribuito in misura maggiore all'aumento del diabete a livello mondiale: lo scarso consumo di cereali integrali, l'eccesso di riso e cereali bianchi, raffinati e il consumo eccessivo di prodotti a base di carne come hamburger, salsicce, wurstel. Anche fattori come il consumo eccessivo di succhi di frutta e lo scarso consumo di verdure (a parte quelle amidacee come le patate), noci o semi hanno pesato, benché meno, sui nuovi casi di malattia.
"Il nostro studio suggerisce che la scarsa qualità dei carboidrati è uno dei principali fattori che spiegano i casi di diabete attribuibili alla dieta, con importanti variazioni a livello nazionale e nel tempo", afferma l'autore Dariush Mozaffarian. "Questi nuovi risultati rivelano aree critiche su cui concentrarsi per migliorare la nutrizione e ridurre il peso devastante del diabete".
Tutti i 184 Paesi inclusi nello studio hanno registrato un aumento dei casi di diabete nel confronto tra il 1990 e il 2018. L'analisi ha inoltre rivelato che la cattiva alimentazione causa una percentuale maggiore dei casi di diabete tra gli uomini rispetto alle donne, nei giovani e nei residenti delle città.
Europa centrale e orientale e l'Asia centrale - in particolare in Polonia e Russia, dove le diete tendono a essere ricche di carne rossa, carne lavorata e patate - hanno registrato il maggior numero di casi di diabete legati alla dieta. L'incidenza è stata elevata anche in America Latina e nei Caraibi, soprattutto in Colombia e Messico, a causa dell'elevato consumo di bibite, carni lavorate e scarsa assunzione di cereali integrali. Gli aumenti maggiori nel tempo sono stati osservati nell'Africa sub-sahariana.
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