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Gimbe, in 10 anni raddoppio ospedali privati, da 525 a 995

L'ultimo annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale "documenta "la forte espansione delle strutture sanitarie private accreditate, ovvero rimborsate con il denaro pubblico". Nel 2021 gli ospedali accreditati sono 995, un numero quasi raddoppiato in 10 anni rispetto ai 525 del 2011. Lo denuncia la Fondazione Gimbe nel corso della 15/ma Conferenza Nazionale in corso oggi a Bologna, da cui arriva l'appello ad "arginare l'espansione incontrollata del privato accreditato".

    Tra il 2011 e il 2021, spiega Gimbe, aumentano anche le strutture di specialistica ambulatoriale private, passate da 5.587 a 8.778 (ovvero dal 58,9% a 60,4% del totale). Nello stesso arco di tempo, quelle deputate all'assistenza residenziale o Rsa sono passate da 4.884 a 7.984 (da 76,5% all'84%) e quelle per l'assistenza semiresidenziale sono salite da 1.712 a 3.005 (da 63,5% a 71,3%). Infine, le strutture riabilitative private sono passate da 746 a 1.154 (da 75,1% al 78,2%).

    Tra i 14 punti del Piano di Rilancio presentato da Gimbe, spiega il presidente Nino Cartabellotta, vi è anche quello di normare meglio l'integrazione pubblico-privato, attraverso due vie: "disciplinare la libera professione, al fine di ridurre le diseguaglianze d'accesso ai servizi sanitari e arginare l'espansione incontrollata della sanità privata accreditata", ma anche "riordinare la normativa sui fondi sanitari, diventati un vero e proprio 'cavallo di troia', che dirotta su assicurazioni e sanità privata accreditata risorse pubbliche provenienti dalla defiscalizzazione dei fondi sanitari".

Il fine, conclude Cartabellotta dovrebbe essere quello "di renderli esclusivamente integrativi rispetto a quanto già incluso nei Livelli essenziali di assistenza, arginando diseguaglianze, privatizzazione, erosione di risorse pubbliche e derive consumistiche". 
   

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