Le donne nelle imprese farmaceutiche rappresentano il 44% del totale degli occupati, ma salgono al 47% tra gli under 35, e hanno spesso il ruolo di dirigenti. E il 40% del fatturato del settore farmaceutico è prodotto da aziende guidate proprio da imprenditrici donne. La parità di genere nel Pharma è una realtà consolidata e cresciuta del 15% dal 2016 al 2022. Sono i numeri illustrati da Farmindustria al convegno dal titolo "Per una primavera demografica. Quali politiche per la natalità", che si svolge oggi a Roma.
In particolare, nell'area di Ricerca e Sviluppo le donne sono il 53% del totale, una leadership conquistata sul campo grazie al merito e alle competenze scientifiche che si accompagnano alla tenacia e alla capacità di visione, tipiche dell'universo femminile Uno stacco rispetto al resto del paese, dove l'occupazione femminile arranca e dove i ruoli quadro sono quasi sempre appannaggio di uomini. La ragione è nel modello di welfare.
Quello scelto dalle imprese farmaceutiche prevede misure per la genitorialità e la conciliazione vita-lavoro, soprattutto per le donne. Previdenza e sanità integrativa arrivano al 100% dei dipendenti. Per il 73% esistono forme di flessibilità oraria, come part-time e smart working. In molti casi sono presenti asili nido e altri servizi save time quali lavanderie, take away, calzolerie. I congedi retribuiti sono del 36% superiori alla media dell'industria per le donne e del 31% per gli uomini.
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