È Ivrea uno dei cuori in Europa dellinnovazione in ambito oncologico con i radioligandi. Nella cittadina piemontese, una delle quattro sedi in Italia di AAA, del gruppo Novartis, è stato infatti sviluppato il primo radiofarmaco a base di Lutezio-177, oggi in uso nella cura dei tumori neuroendocrini. A dicembre 2022 Lutezio-177 vipivotide tetraxetan ha ottenuto anche lapprovazione della Commissione Europea per il trattamento del carcinoma prostatico progressivo metastatico resistente alla castrazione e PSMA-positivo. Al momento lo stabilimento di Ivrea è lunico in Europa a produrre questo radiofarmaco, che viene successivamente esportato in Europa, in USA, Canada, Giappone, Sud Corea, Cina, Singapore e Taiwan.
In particolare, la consegna e somministrazione deve avvenire entro 72 ore dalla data e ora di calibrazione. I radiofarmaci prodotti da AAA per loro natura e i relativi processi di decadimento, infatti, devono essere preparati ad hoc per ogni singolo paziente e non possono essere stoccati in magazzino. Nel corso degli anni il sito di Ivrea ha quasi raddoppiato le sue dimensioni: attualmente copre 1800 mq di laboratori e 900 mq di uffici e occupa 184 persone (su un totale di 323 dipendenti in AAA Italia): nella maggioranza dei casi si tratta di lavoratori e lavoratrici altamente qualificati.Il processo produttivo è avviato di volta in volta per il singolo paziente e, grazie al nostro assetto organizzativo strutturato e rigoroso, il farmaco viene somministrato al paziente entro 72 ore dalla preparazione- sottolinea Fabrizio Celia, RadioPharmaceutical Country Operation Head AAA, a Novartis Company - al momento, lo stabilimento di Ivrea è uno dei quattro stabilimenti in Europa nonché unico in Italia dove si produce il Lutezio vipivotide tetraxetan, che viene esportato in Usa, Canada, Giappone e in altri paesi dellEst. Importanti investimenti sono già stati pianificati per espandere ulteriormente la struttura.Importanti investimenti sono già stati pianificati per espandere ulteriormente la struttura aggiungendo altri 2700 mq, adibiti ad uffici produzione e ricerca-sviluppo. Sono stati stanziati circa 50 milioni di euro per i prossimi 4 anni, si tratta di un piano di sviluppo che porterà a importanti ricadute occupazionali, inclusa una maggiore attrattività di talenti, oltre che al potenziamento della ricerca e a un aumento della capacità produttiva - incremento atteso del 23% -, anche a sostegno dellexport che raggiungerà il 90% del fatturato.
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