Venerdì 15 Novembre 2024

Mal di schiena per 13 anni sparito con intervento innovativo

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(ANSA) - BOLOGNA, 17 FEB - Soffriva di un forte mal di schiena dal 2010, che le aveva compromesso la qualità della vita; ora, grazie a un innovativo trattamento operato dai professionisti del Centro di Terapia del dolore dell'Ospedale Bellaria di Bologna, quel dolore lombare è scomparso e ha lasciato spazio al sorriso. E' l'esperienza di Rina Ronchi, 77 anni, residente nel Bolognese, la prima paziente in Emilia-Romagna, alla quale è stato impiantato uno stimolatore midollare che oltre ad agire sulle cellule nervose, ha come bersaglio le cellule gliali, ritenute fondamentali nella cronicizzazione del dolore.
    L'anziana ha subito un primo intervento mininvasivo in anestesia locale il 30 gennaio e a breve verrà sottoposta a quello definitivo. "Nel primo, viene posizionato un catetere elettrico, poco più spesso di un capello, al di fuori del midollo spinale dorsale - spiega il dottor Emanuele Piraccini che coordina l'equipe della Terapia del dolore -: si fanno test elettrici per valutare che il territorio coperto dallo stimolo sia lo stesso dove il paziente ha dolore. Il catetere fuoriesce dalla cute ed è collegato a un generatore elettrico all'esterno". Poi, passato un mese, si procede con il secondo intervento, durante il quale "viene posizionato un generatore di impulsi sottocutaneo - prosegue Piraccini - collegato a un generatore elettrico al di sopra del gluteo o nel basso addome".
    L'effetto terapeutico si ottiene con l'erogazione continua di stimoli elettrici, non percepiti dai pazienti. "Sto molto meglio, il dolore alla schiena non lo sento più - spiega Rina - Sono contentissima". Al Bellaria, sono stati eseguiti tre interventi di questo tipo e si stima possano essere 40-50 i pazienti candidabili ogni anno: persone in cui il dolore permane dopo interventi chirurgici alla colonna vertebrale, che soffrono di lombosciatalgia, con patologie vascolari, neuropatia diabetica, et cetera. Nella rete della terapia del dolore dell'Azienda Usl di Bologna, "l'attività è raddoppiata dal 2019 - conclude il direttore generale Paolo Bordon - questa è anche una lotta di civiltà, di miglioramento di presa in carico dei nostri malati su una tematica, quella del dolore, che nonostante una legge nazionale è ancora troppo sottovalutata". (ANSA).
   

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