"Bisogna fare di più per promuovere attività fisica e cultura del movimento nella scuola primaria, in cui siamo clamorosamente carenti. Si è investito troppo poco finora; manca il corpo docenti, manca la disponibilità di ore curriculari e spesso, in una scuola su 4, non c'è la possibilità di fare sport in strutture polifunzionali a norma. Qualsiasi Paese del mondo civile ha livelli migliori dei nostri, per non parlare del mondo anglosassone". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine del convegno "Sport Work: sport, lavoro, presente", organizzato da Attività Sportive Confederate (Asc) al Centro Congressi di Confcommercio, a Roma.
"Il Coni - ha spiegato Malagò intervenendo al convegno - avrebbe le competenze tecniche per entrare nelle scuole, ma il proprio statuto non lo prevede".
"Ben 13 milioni di italiani - ha aggiunto - fanno oggi sport grazie alla filiera che fa parte del Comitato Olimpico e che funziona molto bene, nonostante le gravi difficoltà specialmente dopo anni di pandemia Covid-19. Ma per coinvolgere tutti gli altri italiani in attività sportive organizzate, e non estemporanee, si deve fare qualcosa di più". Eppure, ha concluso, "nonostante queste carenze di base, il nostro Paese è tra i primi al mondo per i risultati sportivi di alto livello raggiunti negli ultimi anni".