Un fascio di luce per individuare le cellule tumorali nel sangue. Un gruppo di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha sviluppato e combinato nuove tecnologie di imaging che, analizzando la luce che attraversa le cellule e il loro metabolismo, permettono l'identificazione delle cellule tumorali circolanti nel sangue (CTC).
Le CTC, verosimilmente responsabili della diffusione delle metastasi, derivano da tumori solidi e circolano nel sangue periferico ma, essendo presenti in quantità minime, sono difficili da individuare ed eliminare con i farmaci attualmente disponibili. I ricercatori coinvolti nella ricerca, che è stata pubblicata su Frontiers in Bioengineering and Biotechnology, afferiscono all'Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale 'Salvatore' (Cnr-Ieos) e all'Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (Cnr-Isasi) di Napoli. Le cellule tumorali "hanno la capacità di assimilare grandi quantità di glucosio, fino a 10 volte più velocemente di quanto facciano le cellule normali. Abbiamo utilizzato la microscopia Raman per studiare l'assorbimento delle molecole di glucosio da parte delle cellule tumorali e osservare il loro metabolismo. Si tratta di un sistema di radiazione laser con il quale vengono illuminate le molecole, che ci permette di identificarle in maniera univoca, senza utilizzare particolari marcature", spiega Alberto Luini, ricercatore Cnr-Ieos. Con innovative tecnologie di imaging, i ricercatori sono riusciti a distinguere le CTC dai leucociti in pochi secondi, con un'affidabilità vicina al 100%, rivela Maria Antonietta Ferrara, ricercatrice del Cnr-Isasi. Questo approccio "pone le basi per lo sviluppo di un nuovo metodo di isolamento delle cellule tumorali, semplice e universalmente applicabile. La raccolta e coltura in vitro delle CTC, inoltre, ci consente di esaminare le caratteristiche genetiche e biochimiche e valutare la sensibilità a farmaci specifici", afferma Giuseppe Coppola del Cnr-Isasi. Il rilevamento e la quantificazione delle cellule tumorali attraverso questo sistema, realizzato grazie al sostegno di Fondazione Airc e Regione Campania, dopo la validazione in successivi studi preclinici e clinici, potrà essere utilizzato per lo screening, la diagnosi e la selezione della terapia.
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