Il Malawi è alle prese da quasi un anno con un'epidemia di colera che ha già fatto contare 37mila casi e 1.210 morti. "È l'epidemia di colera più mortale nella storia del Paese", afferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il colera da 25 anni è endemico nel Paese, con epidemie stagionali che si verificano durante la stagione delle piogge (da novembre a maggio). Tuttavia, l'attuale epidemia si è estesa per tutta la stagione secca, con casi segnalati da marzo 2022.
A rendere preoccupante la situazione è un mix di fattori che fanno temere un ulteriore peggioramento dell'epidemia: il forte aumento dei casi nel mese di gennaio (+143% rispetto a dicembre) indica la possibilità di un escalation dell'epidemia. A ciò si aggiunge l'alta letalità dell'infezione, che ha raggiunto valori superiori al 3%, oltre alla grande la diffusione geografica e all'elevato numero di casi che "stanno mettendo a dura prova tutte le capacità di risposta all'epidemia, aumentando il rischio di gravi ripercussioni sulla salute pubblica", dice l'Oms. Complica le cose anche situazione internazionale: l'epidemia in Malawi si sta verificando nel contesto "di un'ondata di epidemie di colera a livello globale, che ha limitato la disponibilità di vaccini, test e trattamenti", prosegue l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Fin dallo scorso anno le istituzioni nazionali e l'Oms hanno rafforzato le misure di prevenzione e contrasto all'epidemia; a dicembre il governo ha dichiarato il colera un'emergenza sanitaria nazionale intensificando la risposta.
Al momento, il rischio di questo focolaio è classificato molto alto a livello nazionale e regionale. Non sono però raccomandate restrizioni agli spostamenti.
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