(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Superare, da una parte, l'attuale frammentazione delle risposte esistenti alla cura e all'assistenza degli anziani per costruire un sistema che sia unitario, semplice per i non più giovani e le famiglie, e riconoscibile per tutta la popolazione, il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (Sna); dall'altra, costruire interventi di qualità e capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani. Questi i due principali obiettivi del disegno di legge delega approvato dal Governo di riforma dell'assistenza agli anziani non autosufficienti, che mette al centro l' "approccio multidimensionale" nella definizione di cura e assistenza. Lo rende noto con soddisfazione la Sigot (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio), che in anni recenti ha fornito un importante contributo scientifico e professionale sul metodo di approccio multidimensionale alla persona anziana e oggi si offre di favorirne l'implementazione su tutto il territorio nazionale.
Dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver familiari e alle assistenti familiari ("badanti"), la presa in carico assistenziale prevista dal decreto si basa anche sull'integrazione operativa tra le attività dei Medici di Medicina Generale, gli ospedali e tutta l'area di assistenza territoriale, inclusa l'assistenza domiciliare.
"La legge delega mette in evidenza il ruolo centrale della standardizzazione dell'approccio multidimensionale alla persona anziana, sia in termini diagnostici, che di intervento per la cura e l'assistenza - sottolinea il Dott. Andrea Fabbo, medico geriatra membro del consiglio direttivo Sigot - Adottare a livello nazionale criteri standardizzati e omogenei di valutazione multidimensionale serve a identificare i fabbisogni della persona anziana e del suo nucleo familiare".
"Questa linea guida - evidenzia il Prof. Alberto Pilotto, Presidente SIGOT - è necessaria perché mette a punto un metodo che la letteratura scientifica negli ultimi 35 anni ha ampiamente documentato come efficace nel migliorare i risultati per la salute della persona anziana, con la riduzione dei tassi di ricovero in ospedale o in Rsa nonché per l'effetto positivo su alcune condizioni geriatriche gravose per l'anziano come le cadute, il delirium e la sindrome da immobilizzazione". (ANSA).