(di Manuela Correra)
Più vaccinazioni anche dal medico di famiglia, dal pediatria e in farmacia. Presto, questi professionisti potranno infatti somministrare le immunizzazioni di base a bambini e adulti, come già accade per l'antinfluenzale e il vaccino anti-Covid. La novità è contenuta nel nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025, che potrebbe avere il via libera definitivo entro febbraio.
Uno dei punti principali del Piano, spiega all'ANSA il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, è che "per la prima volta il calendario vaccinale viene sganciato dal Piano, che è di durata triennale, e potrà dunque essere aggiornato annualmente". Un cambiamento "importante, poichè in questo modo eventuali nuove vaccinazioni o modifiche potranno essere introdotte più facilmente ed in tempi rapidi".
Ma la novità che probabilmente interesserà di più i cittadini è la possibilità di effettuare le vaccinazioni non solo presso i centri vaccinali delle asl, afferma Rezza, ma anche dal proprio medico di famiglia, dal pediatra o nelle farmacie. Tale possibilità sarà poi normata da accordi regionali, ma l'obiettivo generale è creare una maggiore sinergia tra i professionisti sanitari per favorire le vaccinazioni.
In particolare, si legge nel Piano, "è auspicabile l'applicazione di un modello che assicuri capillarità dei punti vaccinali con allargamento del personale preposto alle vaccinazioni, con semplificazione dell'accesso alle sedute vaccinali e con un approccio per garantire l'offerta attiva delle vaccinazioni". Tra gli obiettivi, anche il potenziamento di alcune immunizzazioni come quella contro il morbillo, la rosolia e l'HPV, i cui livelli di copertura sono diminuiti durante la pandemia.
Infatti, se il 2021, si sottolinea nel Piano, "ha mostrato un generale miglioramento delle coperture per gran parte delle vaccinazioni raccomandate nei primi anni di età rispetto al 2020, tuttavia le coperture per polio e per morbillo, a 24 mesi, non raggiungono il valore del 95%. Anche le coperture relative alla vaccinazione HPV sono in generale miglioramento rispetto all'anno precedente, seppur ben al di sotto dei target primari".
Complessivamente, 10 sono gli obiettivi indicati nel Piano: mantenere lo status polio-free; raggiungere e mantenere l'eliminazione di morbillo e rosolia; rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate; mantenere le coperture vaccinali target strutturando reti e percorsi di prevenzione; promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio; prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili; completare l'informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l'anagrafe vaccinale nazionale; migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino; rafforzare la comunicazione in campo vaccinale e promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.
Quanto ai tempi, il nuovo piano è arrivato alle Regioni ed il 2 febbraio è prevista una riunione tecnica. In questi giorni, spiega Rezza, "si stanno ancora ricevendo le osservazioni da parte delle Regioni e ci potrebbe essere qualche modifica. Se la riunione del 2 febbraio non vedrà però emergere particolari problemi, il Piano sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per l'intesa e l'approvazione definitiva dovrebbe arrivare entro la fine di febbraio".
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