Sabato 16 Novembre 2024

Istat-Lega Filo d'Oro,in Italia 100 mila sordociechi,67,6% donne

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(ANSA) - ROMA, 24 GEN - In Italia le persone con più di 15 anni che hanno limitazioni sensoriali gravi e plurime alla vista e all'udito sono 100mila, pari allo 0,2% della popolazione e salgono a 262 mila coloro che hanno contemporaneamente limitazioni di tipo motorio (lo 0,5% della popolazione), mentre in Europa la sordocecità colpisce 656mila persone (lo 0,2% della popolazione residente e lo 0,6% degli anziani) cifra che arriva a oltre 1 milione e 400mila persone (lo 0,3% della popolazione, il 2,5% per gli anziani).se si aggiungono anche coloro che hanno limitazioni motorie.
    In Italia il 67,6% delle persone sordocieche è donna, il 61% ha oltre 65 anni di età e una persona su 4 (25,8%) vive da sola.
    La maggior parte ha titoli di studio più bassi rispetto al resto della popolazione, circa una persona su 2 ha solo la licenza elementare (56%), di conseguenza, una capacità di reddito inferiore. Infatti, in relazione alle condizioni economiche, il 23% di queste persone si colloca sotto il 1° quintile di reddito, mentre il 18% tra il 1° e il 2°, ovvero tra le fasce più povere della popolazione. Solo il 26% dichiara di essere occupato e il 6% si dichiara inabile al lavoro. È quanto emerge dal "Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità", alla sua seconda edizione, commissionato dalla Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus e realizzato dall'Istat.
    . La ricerca inedita è stata presentata alla Camera dei Deputati, alla presenza tra gli altri del ministro per la disabilità. Alessandra Locatelli, del presidente della Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus Rossano Bartoli, del presidente Istat Gian Carlo Blangiardo.
    Sul livello di autonomia nelle attività quotidiane, se si analizza il sottogruppo dei 65 anni e più, emerge che il 43,5% riscontra difficoltà gravi nelle attività domestiche, mentre il restante 16,1% dichiara di avere almeno una difficoltà grave sia nelle attività di cura personale che nelle attività domestiche.
    Inoltre, tra coloro che dichiarano di avere almeno una difficoltà moderata o grave nelle attività di cura personale, quasi 4 persone su 10 (37,5%) denunciano una mancanza di aiuto, cifra che sale a una persona su due tra coloro che dichiarano invece di avere almeno una difficoltà moderata o grave nell'attività domestica. (ANSA).
   

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