Sono già passati tredici anni dall'introduzione della Legge numero 38 del 15 marzo 2010 sull'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, ma ancora oggi sono poco diffuse e non pienamente applicate. Nel nostro Paese per gli esperti è necessario, anche a causa dell'aumento delle malattie croniche, avviare anche un cambiamento culturale sulle cure palliative, che sia in grado di coinvolgere non solo medici e operatori socio-sanitari, ma tutti i cittadini. Con questa finalità è stato redatto il libro «100 domande sulle Cure Palliative», a cura di Anna Maria De Santi (Iss) e Italo Penco (Fondazione Sanità e Ricerca) per Edizioni SEEd.
"La qualità della vita, fino alla fine - afferma Italo Penco, direttore sanitario Fondazione Sanità e Ricerca - dovrebbe essere accompagnata da cure appropriate, centrate non soltanto sulla malattia ma anche sulla persona, sulla sua famiglia e sul suo contesto di vita, su relazioni terapeutiche sincere basate su comunicazioni empatiche ed efficaci, su valutazioni 'personali' e sul controllo dei sintomi che causano sofferenza. Questo approccio corrisponde alle cure palliative".
Il testo, che si compone di cinque sezioni (Aspetti generali, Gestione della sofferenza, Consapevolezza, Relazione di cura, Comunicazione), affronta la tematica delle cure palliative in modo chiaro e semplice. Offre un orientamento "pratico" verso la comprensione dei bisogni fisici, sociali, spirituali e psicologici della persona malata e della sua famiglia e nei confronti dell'adozione - anche precoce - di un appropriato percorso di cura che consenta il raggiungimento di una migliore qualità di vita. Per redigere il volume è stato chiesto agli operatori che quotidianamente lavorano nelle cure palliative di indicare le domande che più spesso vengono poste dai pazienti e dai loro familiari nel corso della malattia, o che gli stessi operatori sanitari si pongono. Tali domande, 100 in tutto, sono state raccolte nel libro e a ciascuna è stata data una risposta.
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