Decine di rappresentanti delle aziende biomedicali italiane hanno manifestato stamani a Roma per chiedere l'abolizione del meccanismo del payback per i dispositivi medici, che prevede il pagamento di 2,2 miliardi di euro da parte delle aziende entro gennaio, per compensare lo sforamento dei tetti dalle Regioni.
Un meccanismo, ha affermato Fernanda Gellona, direttore generale di Confindustria dispositivi medici, che "mette a rischio migliaia di posti di lavoro e anche la salute stessa dei cittadini, che non potranno più vedersi garantiti i dispositivi medici ospedalieri di ultima generazione se le aziende saranno costrette a a fare i conti con tale contesto di crisi". Tanti gli striscioni esposti dai manifestanti: 'Payback dispositivi medici: iniquo, vessatorio, incostituzionale' e 'Il payback uccide la sanità pubblica', gli slogan scanditi sui manifesti.
Payback, la protesta delle pmi produttrici di dispositivi medici
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