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Disabilità: cultura per superare stigma, 8 premi da PreSa

Il regista Paolo Ruffini e il campione paralimpico Matteo Parenzan: sono alcune delle 8 personalità che hanno ricevuto quest'anno il Premio PreSa 2022, dedicato all'innovazione culturale per il superamento della disabilità. Promosso dal network editoriale PreSa-Prevenzione Salute e dalla Fondazione Mesit, giunto alla sua ottava edizione, il riconoscimento è stato consegnato durante una cerimonia a Palazzo Wedekind a Roma. Tra i temi al centro dell'evento dal titolo "Salute è Cultura", l'importanza dell'innovazione tecnologica per migliorare la vita delle persone disabili.

Tuttavia, sottolinea il presidente della Fondazione Mesit Marco Trabucco Aurilio, "vi sono ancora troppe disparità geografiche nell'accesso all'innovazione terapeutica, con un gap inaccettabile legato alla contrattazione dei diversi servizi sanitari regionali. Un puzzle disomogeneo che mina il diritto alla salute. Per questo è essenziale avviare un'importante riforma del Sistema sanitario e investire più risorse per la sanità pubblica e le cure innovative". I riconoscimenti per l'impegno in favore di inclusione e superamento stigma disabilità sono stati assegnati a Paolo Ruffini, attore protagonista dello spettacolo teatrale "Up and Down" per l'attività culturale a favore dell'integrazione delle persone con disabilità, al campione paralimpico di tennis-tavolo Matteo Parenzan, per l'esempio di perseveranza nel raggiungere un primato sportivo internazionale, e alla conduttrice e scrittrice Fiamma Satta, malata di sclerosi multipla, per il suo lavoro a favore dell'integrazione delle persone con disabilità. E, ancora, a Margarita Campanelli, che laureandosi in Scienze Pedagogiche ha dimostrato come la sindrome di Down non limiti le possibilità di chi ne è affetto, e alla cartoonist Sally Galotti, per l'attività creativa e la ricerca scientifica che hanno contribuito a rendere gli ambienti sanitari più attenti al benessere emotivo del paziente. Infine, al Coordinamento associazioni giovani con diabete, all'Associazione dipendenze tecnologiche e cyberbullismo (Di.Te.) e Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm).

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