Dopo l'intervento sulla cornea eseguito all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna e riportato nei giorni scorsi dalle cronache nazionali, gli esperti della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (S.I.S.O.) e dall'Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO), esprimono soddisfazione per gli incoraggianti risultati ma anche cautela perché l'utilizzo di materiale sintetico potrebbe trovare impiego soprattutto in casi di carenza di tessuti umani, che in Italia invece, superano il fabbisogno nazionale. "L'Italia è un'eccellenza mondiale per i trapianti di cornea con oltre 7.000 interventi eseguiti ogni anno di cui il 60% con tecniche mininvasive. Tutto ciò è reso possibile anche dall'efficienza del sistema italiano della Banca degli Occhi "fiore all'occhiello" internazionale grazie all'alta percentuale di connazionali che esprime la propria volontà a donare - dichiarano Vincenzo Sarnicola, membro del Consiglio Direttivo S.I.S.O., tra i maggiori esperti al mondo di trapianto di cornea e Alessandra Balestrazzi neoeletta Presidente AIMO - Le donazioni di cornea non solo soddisfano il fabbisogno nazionale con 15 mila prelievi ogni anno ma forniscono tessuti anche all'estero. La nuova tecnica chirurgica con protesi endoteliale in materiale polimerico, simile alla plastica, non è dunque al momento particolarmente vantaggiosa e i risultati raggiunti andranno comunque confermati con un ulteriore follow-up perché fino ad oggi l'utilizzo di impianti sintetici non ha dato i risultati sperati" concludono Sarnicola e Balestrazzi.
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