E un bilancio importante quello di Pharma Links, il progetto per il contrasto alla povertà sanitaria, che oggi Intesa Sanpaolo ha presentato a Vicenza assieme al Banco Farmaceutico. Oltre 203mila persone assistite, e 349mila confezioni di farmaci distribuite. I dati sono stati illustrati nel corso di un incontro alle Galerie dItalia, sede museale del gruppo bancario, al quale sono intervenuti, tra gli altri, di Ugo Resconi, Direttore Commerciale Imprese della direzione Veneto Ovest e Trentino Alto Adige di Intesa, Elisa Zambito Marsala, responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo, Sergio Daniotti, Presidente Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Nato nel 2018 dalla partnership tra Intesa Sanpaolo e Fondazione Banco Farmaceutico il progetto ha come obiettivo contrastare la povertà sanitaria e rispondere al bisogno di farmaci che riguardano una fascia crescente di persone e famiglie in stato di necessità. In cinque anni è stato possibile inaugurare 13 nuove sedi di raccolta in tutta Italia e distribuire 349 mila farmaci con 87 enti beneficiari supportati e oltre 203 mila persone fragili e in stato di bisogno assistite. L'impegno congiunto ha consentito alla Fondazione di rafforzare la propria attività dove già operante e l'attivazione di nuovi centri di raccolta e distribuzione di farmaci in nuove città tra le quali proprio Vicenza. La povertà sanitaria è una delle conseguenze che la crisi economica, determinata dalla pandemia da Covid-19, ha aggravato e che ha fatto registrare dal 2005 il raddoppio dei dati in termini di povertà assoluta: le famiglie coinvolte sono passate da poco più di 800 mila a 1 milione e 960 mila nel 2021, pari al 7,5% del totale. All'aumento delle difficoltà economiche corrispondono comportamenti tesi sostanzialmente alla riduzione, al rinvio e talora alla rinuncia delle cure, con effetti negativi e cumulativi sullo stato di salute nel breve e nel lungo periodo. Nel 2022, quasi 400 mila persone non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno. Grazie a questa iniziativa - ha precisato Elisa Zambito Marsala, responsabile Valorizzazione del sociale e relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo - l'istituto ha contribuito a sviluppare, in numerose aree del Paese, reti della Fondazione Banco Farmaceutico che si occupano del recupero farmaci validi non scaduti, per trasformarli in un bene prezioso per chi non può accedere alle cure per ragioni economiche. Questo progetto è un'importante sfida sul fronte dell'economia circolare in quanto consente di rimettere in un circuito virtuoso di recupero e utilizzo a favore dei bisognosi, farmaci che, altrimenti, andrebbero smaltiti. Una vera e propria azione di sistema sui territori che nel tempo è diventata una buona prassi consolidata e diffusa su buona parte del territorio nazionale". "Questo progetto proseguirà - ha poi aggiunto Zambito Marsala - con l'apertura di almeno due nuovi sedi all'anno. Come Fondazione intendiamo proseguire anche nel quadriennio 2022-2025, a supporto del nostro Piano d'Impresa che prevede 50 milioni di interventi a favore delle persone più fragili, tra cui la distribuzione di farmaci". "Banco Farmaceutico è una realtà piccola - ha precisato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus - ma rappresenta il perno di un ecosistema solidale che contribuisce a fornire un reale sostegno a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di chi è povero. Grazie ai soggetti che, in ragione della propria generosità e della propria visione di un futuro sostenibile, ci aiutano, si è costituita negli anni una vera e propria filiera del dono. Di tale filiera, Intesa Sanpaolo, che ringraziamo di cuore, è uno dei compagni di strada più importanti. Senza il suo essenziale sostegno, il Recupero farmaci validi, una delle principali modalità di raccolta di medicinali di Banco Farmaceutico, non si sarebbe potuto sviluppare e consolidare al punto in cui è oggi". "Tale progetto - ha concluso Daniotti - prevede la collaborazione tra pubbliche amministrazioni, istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni non profit, farmacie e volontari. All'interno delle farmacie aderenti all'iniziativa, sono posizionati speciali contenitori di raccolta in cui i cittadini, assistiti dal farmacista che garantisce la correttezza delloperazione, possono donare i medicinali di cui non ha più bisogno. Possono essere recuperati farmaci non scaduti, con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione".
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