(ANSA) - TRIESTE, 14 NOV - Il Fvg "ha pagato a caro prezzo l'utilizzo che le aziende hanno fatto negli anni del minerale killer. Nei cantieri navali (Monfalcone e Trieste), nelle acciaierie, come nei porti, tra cui quello di Trieste, l'amianto ha mietuto e continua a mietere migliaia di vittime". Ma è anche vero che "molto si è fatto in Fvg nella terapia e cura, oltre che nella bonifica e Trieste in particolare, centro dell'Europa, è stata la città che tra le prime ha preso atto del rischio amianto e ha assunto misure di tutela della salute". Così Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto al convegno "Amianto a Trieste: profili sanitari e risarcitori" per fare il punto sulle bonifiche realizzate in regione a 30 anni dalla legge che lo ha messo al bando.
E' stato sottolineato che la regione è all'avanguardia nelle bonifiche ed è capofila in Italia per la rimozione dell'amianto.
Ad oggi sono stati segnalati 15.360 siti contaminati su 3,5 milioni di mq, dei quali 14.060 punti scoperti, grazie all'utilizzo dei droni, per 3,5 milioni di metri quadrati di amianto. Sono 450 i punti bonificati ma 361 sono in pessime condizioni. In Regione si riescono a rimuovere, infatti, 10mila tonn di amianto l'anno, con una media di 15 nuovi piani al giorno. Sul territorio operano 83 imprese specializzate, con 600 "tecnici" formati dalla Regione negli ultimi 5 anni. (ANSA).