(ANSA) - ROMA, 08 NOV - L'emicrania è una malattia cronica che ha un altissimo costo umano, sociale ed economico, eppure è ancora percepita dai pazienti come 'invisibile'. L'approvazione da parte del Senato, nel luglio 2020, del testo unificato del disegno di legge per il riconoscimento della cefalea cronica come malattia sociale invalidante ha rappresentato un primo importante passo, ma in assenza dei decreti attuativi ancora c'è molto da fare, soprattutto per una presa in carico adeguata dei pazienti. È questo quanto sarà messo in luce durante un incontro di Fondazione Onda, un tavolo istituzionale in modalità virtuale, dal titolo 'Emicrania: proposte per una migliore presa in carico dei pazienti' il 16 novembre.
Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante. Colpisce circa il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne.
L' evento rappresenta per Onda "un importante momento di confronto tra tutti gli stakeholder - Istituzioni, comunità scientifica, Associazioni di pazienti - per raccogliere un impegno concreto e condiviso al fine di dare attuazione alla Legge 81/2020, garantendo un'appropriata e tempestiva presa in carico dei pazienti emicranici nonché un accesso equo e omogeneo alle cure". Tra i saluti istituzionali previsti quello di Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, tra gli interventi invece quello di Piero Barbanti, presidente Aic, Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee, e Anircef, Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefale, di Alfredo Berardelli, Presidente Sin, Società Italiana di Neurologia, di Paolo Calabresi, Presidente Sisc, Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, e di Lara Merighi, Coordinatore laico nazionale Al.Ce - Alleanza Cefalalgici.
L'evento sarà introdotto da Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda. (ANSA).
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