"Superare la contenzione fisica e lottare contro questa pratica che, pur non essendo un atto medico, viene ampiamente applicata in circa 300 dei 320 reparti psichiatri degli ospedali del Servizio sanitario nazionale. Solo in 20 di queste realtà, nel rispetto della dignità delle persone ricoverate vengono applicati i principi del 'no restraint', vale a dire azzerare i mezzi di contenzione e mantenere le porte aperte della struttura". È l'appello che, in una nota, lancia il movimento 'Le parole ritrovate' in occasione dell'incontro nazionale del 10,11 e 12 novembre a Roma, nel teatro Sala Umberto, al quale è annunciata la partecipazione del presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi.
"Basta con la barbara pratica di legare le persone - sottolineano dall'associazione nella nota -. Negli ultimi venti anni, il movimento "Le parole ritrovate" ha cercato, nella salute mentale, di portare avanti la rivoluzione che Basaglia aveva avviato oltre 40 anni fa. Lo ha fatto in maniera dolce attraverso l'impegno e la passione di migliaia di persone per dare voce a chi l'ha persa o non l'ha mai avuta. Centrale nel suo operare é l'importanza del protagonismo e della collaborazione di utenti e familiari, nel confronto di idee e di saperi con gli operatori. Valorizza il sapere esperienziale di chi attraversa la sofferenza psichica e promuove nuovi percorsi di cura improntati al fareassieme".
(nel video GIovanni Fiori, coordinatore del Lazio de Le Parole ritrovate)
I lavori vedranno la testimonianza delle persone che, usciti dalla malattia mentale raccontano, il loro percorso di recovery che sono riusciti a realizzare anche in questi anni difficili, con il sostegno delle buone pratiche che si sono sviluppate nei luoghi di cura. Spazio verrà dato anche al confronto sul Supporto tra Pari, che propone Utenti e familiari che hanno attraversato il disagio mentale quali esperti nel sostenere chi vive una situazione di disagio psichico. Al centro dell'incontro anche la figura dell'Esperto in supporto tra pari in salute mentale (Esp), diffusa nel mondo anglosassone "che può essere strumento principe per fornire confronto e supporto a chi sta ancora vivendo una situazione di disagio psichico".
All'appuntamento di Roma sono stati invitati, tra gli altri, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, l'ex ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l'Assessore alla Sanità delle Regione Lazio Alessio D'Amato e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
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