Domenica 17 Novembre 2024

Cefalea, da Onda mappatura centri con percorsi al femminile

La campagna “Emicrania: una malattia al femminile” di Onda - © ANSA

(ANSA) - ROMA - Sono 143 i Centri cefalee su tutto il territorio nazionale che hanno aderito al nuovo progetto di Fondazione Onda dedicato all'individuazione di strutture che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell'emicrania nelle diverse fasi di vita della donna.

L'iniziativa è stata presenta a Milano. Il progetto nasce in risposta a uno scenario epidemiologico che vede l'emicrania fortemente caratterizzata in quanto patologia di genere, riguardando principalmente le donne in età giovane-adulta, che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità. Sono i numeri a dirlo: in Italia 6 milioni di persone soffrono di emicrania e di queste 4 milioni sono donne.La letteratura stima una prevalenza dell'emicrania pari al 14 per cento della popolazione mondiale, ma se ci si focalizza nel periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27 per cento delle donne ne risulta colpito. Nella donna raggiunge il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale. L'emicrania segue fedelmente l'andamento delle fluttuazioni degli ormoni sessuali femminili, presentando fasi di maggiore acuzie e severità nei giorni delle mestruazioni e dell'ovulazione, si manifesta al massimo della sua disabilità dopo il puerperio e l'allattamento, e manifesta un peggioramento in 1 caso su 3 con la menopausa.

"Questa mappatura dei Centri cefalee con percorsi dedicati all'emicrania al femminile- conclude Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda - vuole essere un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne, che rappresentano di gran lunga le più colpite da questa patologia. "L'iniziativa che presentiamo oggi consentirà, attraverso i 143 Centri aderenti e attraverso una campagna di comunicazione sul web, sui social e tramite i media, d diffondere una cultura della consapevolezza nelle pazienti, implementando la disponibilità di Centri che offrono servizi mirati sulle criticità dell'emicrania femminile". (ANSA).
   

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