Domenica 17 Novembre 2024

Colesterolo alto, 4 pazienti su 10 non seguono terapie

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri Furio Colivicchi - © ANSA

Molte persone scoprono di avere colesterolo alto solo dopo aver avuto un infarto. Tenerlo a livelli bassi è difficile anche in chi già sa di soffrirne. E a pesare è anche la mancanza di continuità nell'assumere farmaci, tanto che 3-4 pazienti su 10 interrompono o sospendono le terapie prescritte dal medico. A fare il punto sono i cardiologi, in occasione del via libera alla rimborsabilità di un farmaco innovativo che permette di dimezzare i 'grassi cattivi' presenti nel sangue con solo due somministrazioni l'anno. Studi scientifici hanno ormai dimostrato come l'80% di infarti e ictus sarebbe evitabile con un'adeguata prevenzione, in primis tenendo sotto controllo il colesterolo Ldl. Spesso però i pazienti che ne soffrono non presentano sintomi specifici.

"Inoltre ottenere una riduzione efficace è ancora una sfida, tanto che 8 pazienti su 10 ad alto rischio (ovvero che già avuto un evento grave) non sono in grado di ridurlo ai livelli raccomandati", spiega Furio Colivicchi, presidente dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco). A pesare però è anche la mancanza di continuità nelle cure. "Sappiamo - aggiunge Colivicchi - che circa il 30-40 per cento dei pazienti in terapia con farmaci per il colesterolo, dopo 6 mesi li hanno smessi, ridotti o sospesi. Per loro può rappresentare una novità importante la prima terapia a base di small-interfering RNA (siRNA), ora rimborsabile in Italia. Inclisiran viene, infatti, somministrato con solo due iniezioni sottocutanee all'anno invece che con una terapia da assumere tutti i giorni insieme, spesso, a molte altre". Il farmaco, inoltre, "è prescrivibile dallo specialista e la sua somministrazione viene effettuata da un operatore sanitario".

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia. Questo, dichiara Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia, "indica che rappresentano un'area in cui c'è un bisogno insoddisfatto significativo. Abbiamo un'esperienza di 30 anni in questo campo e continuiamo a investire in ricerca per trovare soluzioni sempre più innovative".

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