Non basta la forza di volontà. Non basta uscire con gli amici. Ma non è vero che non si può guarire e neppure che gli altri non possono capire il problema. A sfatare le fake news sulla depressione, parlando ai giovani grazie all'aiuto della street art è la campagna #OutoftheBlack, realizzata dalla Fondazione The Bridge, in vista della Giornata Mondiale della Salute che si celebra il 10 di ottobre.
Tristezza persistente, la perdita di interesse verso le attività quotidiane, agitazione o rallentamento, alterazioni del sonno e dell'appetito. Sono i sintomi della depressione, di cui pre pandemia, soffrivano oltre 800.000 giovani in Italia. Non bisogna però aver paura di chiedere aiuto. Questo il messaggio della campagna, condensato nell'opera di Lucamaleonte, noto street artist, che in una piazza periferica di Milano ha riprodotto il buco nero della depressione. Dopo una settimana, sempre di notte, ha trasformato il buco nero un soggetto floreale.
"La depressione è una malattia vera e propria che va curata, come avviene per le altre patologie - dichiara Antonio Vita, vicepresidente Società Italiana di Psichiatria (Sip) - soprattutto perché si può guarire o, nei casi più gravi, si può migliorare la qualità della vita". Ancora troppi i falsi miti e i luoghi comuni. Per questo la campagna diffonde online informazioni concrete su come affrontarla, sia per il paziente che per i familiari. Ad esempio: mai sminuire le emozioni di chi soffre di depressione, così come non forzarlo a uscire o a praticare attività. Molto importante è fargli sentire che non è solo, ma supportato come lo sarebbe per qualunque altra patologia.
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