(ANSA) - ROMA, 03 OTT - Meno della metà dei neonati viene allattata al seno nella prima ora di vita, e questo li rende più vulnerabili alle malattie e alla morte. Se le madri fossero sostenute ad allattare, quasi il 50% degli episodi di diarrea e un terzo delle infezioni respiratorie sarebbero evitati. Lo spiega l'Unicef Italia in occasione della Settimana dell'Allattamento che si tiene dal primo al 7 ottobre.
Il latte materno, ricorda Carmela Pace, presidente Unicef Italia, è "il primo sistema alimentare naturale e sostenibile del nostro pianeta; garantisce una fonte di cibo sicura, nutriente e accessibile; offre una potente difesa contro le malattie e tutte le forme di malnutrizione infantile e funge da primo vaccino per il bambino, proteggendolo dalle comuni malattie". Negli ultimi 40 anni, si è verificato un aumento del 50% nella diffusione dell'allattamento esclusivo e, grazie a questo, si stima che 900 milioni di bambini nel mondo abbiano avuto benefici. Ma ancora oggi solo il 44% dei bambini viene allattato esclusivamente nei primi 6 mesi di vita, un dato più basso dell'obiettivo dell'Assemblea Mondiale della Sanità, che prevede il 50% entro il 2025. Per questo lo slogan della settimana mondiale 2022 è "Diamoci una mossa: sosteniamo l'allattamento".
In linea con questi obiettivi, l'Unicef in Italia promuove il programma "Insieme per l'Allattamento". Ad oggi fanno parte della rete 34 Ospedali, 4 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell'Allattamento e oltre 1000 Baby Pit Stop. Nel 2021, circa 32.850 bambini sono nati negli 'Ospedali Amici'. (ANSA).