Lunedì 18 Novembre 2024

Ricerca: in Italia -51% trial clinici no profit in 10 anni

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L'Italia fatica nella ricerca indipendente. A dirlo sono i medici internisti ospedalieri della Fadoi: "Burocrazia, carenza di risorse e di personale hanno abbattuto del 51% in 10 anni, dal 2009 al 2019, le sperimentazioni cliniche no profit" e ora il nostro Paese "rischia di raccogliere le briciole del piatto da mille miliardi di dollari che le major farmaceutiche investiranno da qui al 2025". Per questo la Fadoi ha annunciato la presentazione, a breve, di un manifesto per il rilancio delle sperimentazioni cliniche in Italia.
    I numeri, per la Fadoi, parlano chiaro: "Se nel nostro Paese si conducono ogni anno 4,6 trial clinici ogni 10mila abitanti, in Germania sono 5,6, in Spagna e Francia 6, in Gran Bretagna 6,8, in Olanda 16,7, per non parlare del record danese fissato a 25,5". Un gap dove "a rimetterci sono soprattutto gli assistiti, perché dove si fa ricerca ci si cura anche meglio", commenta il presidente degli intervisti ospedalieri, Dario Manfellotto.
    "Infatti - spiega Manfellotto - nei Paesi dove si fa sperimentazione clinica solitamente arrivano prima anche i farmaci innovativi e si diffonde più rapidamente la loro conoscenza tra i medici che possono poi utilizzarli al meglio".
    La parte più penalizzata della ricerca, sottolinea Gualberto Gussoni, direttore scientifico di Fadoi, è proprio quella indipendente no profit, "che se nel 2018 si attestava al 27,3% del totale delle sperimentazioni condotte in Italia, l'anno successivo ha avuto una contrazione al 23,2%. Una ricerca nella quale tra l'altro il 90% degli investimenti che ne consentono lo svolgimento è sostenuto da privati".
    Questa proporzione, per la Fadoi, deve suscitare qualche riflessione "tenuto conto che gli studi indipendenti rispondono a esigenze meno stringenti rispetto a quelle di mercato e possono portare a scoperte in ambiti che solitamente suscitano minore interesse negli investitori privati". (ANSA).
   

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