Dopo il calo dei giorni scorsi, nelle ultime 24 ore è ferma al 5%, in Italia, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri (un anno fa era al 7%), ma vede un calo in 7 regioni: Basilicata (6%), Calabria (12%), Friuli Venezia Giulia (8%), Lombardia (4%), Molise (5%), Pa Trento (8%), Umbria (16%). A livello nazione è stabile anche la percentuale di terapie intensive occupate, ferma al 2% a fronte del 6% che si registrava esattamente un anno fa. Lo rileva l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), in base ai dati del 18 settembre.
La percentuale nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati per Covid-19, rispetto al giorno precedente, cresce in 2 regioni e province autonome: Liguria (8%) e Pa Bolzano (7%). E' stabile nelle restanti 14 regioni: Abruzzo (a 8%), Campania (6%), Emilia Romagna (7%), Lazio (6%), Marche (5%), Piemonte (3%), Puglia (4%), Sardegna (4%), Sicilia (6%), Toscana (3%), Valle d'Aosta (18%), Veneto (4%). Solo Umbria e Valle d'Aosta superano la soglia di allerta del 15%.
Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cresce in Friuli Venezia Giulia (2%) e Toscana (2%), mentre cala in Calabria (3%). E' stabile in 15 regioni: Abruzzo (all'2%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Lazio (3%), Liguria (1%), Lombardia (1%), Marche (1%), Pa Bolzano (3%), Pa Trento (2%), Piemonte (1%), Puglia (2%), Sardegna (3%), Sicilia (2%), Umbria (1%) e Veneto (1%). In Basilicata (0%), Molise (1%) e Valle d'Aosta (0%) la variazione non è disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.
Il bollettino: 31 morti, 8.259 positivi. Tasso al 12,2%
Sono 8.259 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano 12.082. Le vittime sono 31, dato simile a quello di ieri, quando erano 32. Il tasso è al 12,2%, lo stesso di ieri.
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