(ANSA) - ROMA, 14 SET - È l'incubo di ogni genitore: un bambino esausto che non smette di piangere quando è ora di andare a dormire. Oppure che sembra essersi addormentato, ma d'improvviso si risveglia in preda alle lacrime e appare inconsolabile. Una soluzione per far trascorrere una notte serena ai piccoli e anche ai genitori, specie nei primi mesi, esiste e sta in una coppia magica di numeri: cinque e otto.
Cinque sono i minuti nei quali tenere in braccio i bimbi e camminare, senza movimenti improvvisi, da cinque a otto quelli in cui attendere seduti sempre con il bimbo in braccio prima di metterlo delicatamente nella culletta, in modo da prevenire un successivo risveglio. A spiegare come far addormentare un bambino che piange in modo scientifico è uno studio del Riken Center for Brain Science in Giappone, pubblicato su Current Biology.
"Molti genitori soffrono per il pianto notturno dei bambini - spiega l'autrice principale dello studio Kumi Kuroda - questo è un grosso problema, soprattutto per le mamme e i papà inesperti, che può portare a stress genitoriale e persino a maltrattamenti infantili in un minimo numero di casi". I ricercatori hanno confrontato le risposte di 21 bambini in quattro condizioni: in braccio alle mamme mentre camminavano, in braccio alle mamme sedute, sdraiati in una culla o in un lettino a dondolo. Il team ha scoperto che quando la madre camminava mentre teneva il bambino, il piccolo che piangeva si calmava e la frequenza cardiaca rallentava entro 30 secondi. Un effetto calmante simile si verificava quando i bambini venivano posti in un lettino a dondolo, ma non quando la madre teneva il bambino seduto o lo metteva in una culla classica. Ciò suggerisce che tenere soltanto in braccio un bambino potrebbe essere insufficiente per calmarlo se piange: è il movimento ad avere effetti calmanti, soprattutto se si protrae per 5 minuti. Tanto che tutti i bambini che piangevano nello studio hanno smesso di farlo e quasi la metà di loro si è addormentata. Ma quando le madri hanno cercato di metterli subito a letto, un terzo dei piccoli è tornato in allerta entro 20 secondi. Ecco allora la seconda strategia: tenerli altri cinque-otto minuti in braccio, anche da seduti, prima di metterli con tutta la delicatezza possibile nel loro lettino. (ANSA).