Lunedì 18 Novembre 2024

Cuore, donne si ammalano più tardi ma più gravemente

La Dott.ssa Elena Ortona - © ANSA

Nelle donne le malattie cardiovascolari compaiono con circa 10 anni di ritardo rispetto agli uomini. Le donne vanno inoltre incontro a un minor numero di eventi, ma di tipo più grave. Quando questi si presentano, poi, hanno un quadro clinico meno evidente di quanto accade nei maschi, con il dolore caratteristico dell’infarto assente o localizzato in altra sede e che, perciò, può essere facilmente confuso con altre patologie. È una delle specificità femminili emersa nel corso dell’incontro di presentazione di CardioBreast – Dragon Boat Festival.

“Il genere e il sesso hanno un ruolo importante nel determinare differenze in patologia umana nell’ambito della insorgenza, incidenza, progressione, risposta ai trattamenti e prognosi. Lo stato di salute o malattia può essere influenzato non solo da aspetti biologici legati al sesso ma anche da fattori dipendenti dall’ambiente e dallo stile di vita legati al genere”, spiega Elena Ortona, direttrice del reparto di fisiopatologia di genere del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità. Per questo, continua Ortona, “considerare il genere nelle azioni di prevenzione e di cura è necessario per promuovere l’equità e l’appropriatezza degli interventi e realizzare azioni efficaci di promozione della salute e prevenzione, contribuendo a rafforzare la centralità della persona”. 

Nel caso del Drago Boat, l’attività fisica esercitata pagaiando è ideale per il miglioramento del funzionamento del cuore. Questo tipo di esercizio, se ben condotto, consente di migliorare le funzionalità cardiocircolatoria, respiratoria, metabolica. Inoltre aumenta il tono dell’umore.

“Oggi, diversamente dal passato, il concetto di promozione della salute tiene conto di un approccio biopsicosociale di tipo integrato su diversi livelli di funzionamento della persona, ed in questo la pratica del Dragon Boat può svolgere un ruolo importante”, dichiara il presidente della Federazione Italiana Dragon Boat Antonio De Lucia. "Per questa ragione come Federazione ci impegniamo a supportare queste donne organizzando sia attività agonistiche sia eventi promozionali”.

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