(ANSA) - TERNI, 08 SET - L'Azienda ospedaliera di Terni dà il via alla delocalizzazione delle cure oncologiche sul territorio.
Considerata un "nuovo e più evoluto" modello di presa in carico globale del malato che, in collaborazione con la Usl Umbria 2 e con il contributo di Roche Italia, avvicina al domicilio dei pazienti le attività e i percorsi diagnostici, assistenziali e terapeutici.
Loop intende delocalizzare sul territorio alcune delle attività assistenziali di bassa e media intensità di cura, portandole più vicine al paziente che non dovrà spostarsi verso il centro specialistico ospedaliero per esami e terapie.
"Parlare di paziente al centro - commenta Sergio Bracarda direttore del Dipartimento Oncologico dell'ospedale di Terni - non è solo un modo di dire, significa erogare servizi di qualità in tempi e modi adeguati nel rispetto delle aspettative del paziente e dei suoi caregiver. E siamo fra i primi in Italia a muoverci in tale direzione".
L'auspicio è che la struttura ospedaliera - si legge in un suo comunicato - resti maggiormente dedicata ai pazienti ad alta complessità, liberando contestualmente risorse per mettere a punto percorsi diagnostici e terapeutici più rapidi ed efficaci.
"Il progetto Loop - spiega il direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni Alessandra Ascani - rappresenta un tassello importante per un nuovo modello delle cure ed è un esempio di vera integrazione ospedale-territorio al servizio del paziente, frutto di un percorso di proficua collaborazione fra l'Azienda ospedaliera e l'Usl Umbria 2".
Per il dg Pasquale Chiarelli "modelli integrati di assistenza e cura come questo, che non possono prescindere dal fondamentale coinvolgimento delle associazioni di pazienti e familiari presenti sul territorio, sono preziosi per supportare l'efficienza e le risorse organizzative, in linea con quanto dettato dalla missione del Pnrr sul potenziamento della sanità territoriale". (ANSA).