Lunedì 18 Novembre 2024

Covid: Gimbe, in 7 giorni -18% intensive e ricoveri, -17% di casi

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Prosegue il calo di contagi e ospedalizzazioni per Covid-19. Dal 31 agosto al 6 settembre i ricoveri in area medica vedono un -17,8% e quelli in terapia intensiva segnano il -18,1%, mentre negli stessi sette giorni i nuovi casi calano del 17,3% e i decessi del 22,1%. A indicarlo è il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. "Il numero dei nuovi casi settimanali - dichiara Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - si attesta intorno a 124 mila, con una media di 17 mila casi al giorno. Da metà agosto, la curva è in una fase di plateau con lieve andamento discendente negli ultimi giorni".

Nel dettaglio, i nuovi contagi da Sars-cov-2 sono stati 123.782 rispetto 149.701 della settimana precedente; i ricoveri con sintomi Covid sono stati 4.459 rispetto a 5.427 e le terapie intensive 185 rispetto a 226.
Prosegue il calo sul fronte dei decessi: 447 negli ultimi 7 giorni (di cui 66 riferiti a periodi precedenti), con una media di 64 al giorno rispetto agli 82 della settimana precedente. Si registra anche un lieve calo del numero dei tamponi totali (-1,2%): da 1.024.798 del 24-30 agosto a 1.012.676 del 31 agosto -6 settembre.
   
In tutte le regioni si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -8,8% della Provincia Autonoma di Trento al -34,2% della Calabria). Rispetto alla settimana precedente, in 104 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1% di Cremona al -38,3% di Crotone), mentre solo tre segnano un incremento: Forlì-Cesena (+7,4%), Ravenna (+7,2%) e Belluno (+2,4%). L'incidenza rimane sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province: dai 90 casi per 100.000 abitanti di Barletta-Andria-Trani ai 409 di Crotone.

Non mancano, però, preoccupazioni per i prossimi mesi. "In contrasto con le raccomandazioni degli organismi internazionali di sanità pubblica - commenta Cartabellotta - l'esecutivo in carica non ha, ad oggi, predisposto alcun piano di preparazione per il prossimo autunno-inverno. Peraltro, il monitoraggio sulle proposte dei partiti relative alla sanità documenta che la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali. Il rischio è di trovarsi, per l'ennesima volta, in piena stagione autunnale ad inseguire il virus, compromettendo la salute dei più fragili e generando ritardi nell'assistenza sanitaria ordinaria". 

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